Trebisacce, drammatica odissea tra ospedali per una giovane donna. Morirà in auto
Gira per alcuni giorni da un ospedale all’altro in cerca di una diagnosi certa e di un ricovero che non arriva e alla fine muore in auto, lungo il viaggio, mentre si reca a Cetraro, sul Tirreno, dove risiedono alcuni vecchi parenti e dove, forse, voleva farsi ricoverare.
La giovane donna pare sia morta per soffocamento causato da crisi respiratoria. In questi termini si sarebbero espressi i sanitari del Pronto Soccorso dell’ospedale di Cetraro dove però la donna sarebbe arrivata già cadavere. E’ successo ieri (domenica) ad una signora di 46 anni. Sulla sua morte, per il momento, solo ipotesi e congetture anche perché i registri sanitari e gli atti ufficiali sono stati posti sotto sequestro dall’autorità giudiziaria in quanto i familiari della vittima hanno presentato formale denuncia nelle mani dei Carabinieri di Cetraro, nominando quale legale di fiducia l’avvocato Natalia Branda del Foro di Paola.
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Pare comunque che il primo contatto con una struttura sanitaria la signora l’abbia avuto con l’ospedale di Policoro (MT) a cui molti cittadini dell’Alto Jonio sono soliti fare riferimento dopo la chiusura del “Chidichimo”. In seguito, pare giovedì 7 febbraio, la signora sarebbe passata anche dal PPI di Trebisacce dove avrebbe richiesto ed ottenuto solo una radiografia toracica. Degli altri eventuali contatti e spostamenti non si sa niente e sulle cause che ne hanno realmente provocato il decesso si saprà qualcosa di più certo solo nella giornata odierna allorquando sarà effettuata l’autopsia, disposta dall’autorità giudiziaria, sul cadavere della signora che al momento si trova presso l’obitorio dell’ospedale di Cetraro.
Pino La Rocca