Dopo le candidature certe a primo cittadino di Franco Mundo per il centrosinistra e Giuseppe Sposato per il centrodestra, Trebisacce registra un altro nome che va ad aggiungersi alla corsa verso Palazzo di Città. Si tratta del professor Piero De Vita (nella foto in basso), proposto come candidato a sindaco da un nascente movimento “Per la rinascita di Trebisacce”, partorito «da un’iniziativa di giovani, di donne e di persone da sempre impegnate nel sociale e nelle professioni; soggetti che hanno dimostrato, col proprio esempio, la propria esperienza e la propria azione, amore e attaccamento al territorio».
Piero De Vita
Il neo movimento civico, dunque non legato ad alcuna sigla partitica, si presenta come un laboratorio di idee ed un punto di ascolto «pronto ad accogliere proposte e a sostenere tutti coloro intendano contribuire alla rinascita della nostra cittadina», si legge nella nota diffusa poche ore fa a firma di Pietro De Salvo, Ludovico Noia, Enzo Odoguardi e Carnelo Ritondale.
“Per la rinascita di Trebisacce”, che mira a «riconsegnare alla cittadina dell’Alto Jonio la centralità e la leadership nei servizi, nelle strutture, nel dialogo col comprensorio», è già operativo presso la sua sede di via Galilei, 14 (di fronte alla scuola media) ed ha già stilato una bozza di programma:Famiglia, valori socio culturali, solidarietà, anziani e soggetti in difficoltà; Scuola e cultura, sport, storia e tradizioni del nostro popolo; sistema di accoglienza, assistenza e cittadinanza attiva; sostenere volontariato e associazionismo; scambi tra comunità; decoro e bellezza della nostra tre bisacce; innovazione, sviluppo, lavoro; giovani: aggregazione, nuove competenze e nuove proposte; universo donna.
Il nascente movimento, che annovera tra le sue fila anche giovani universitari, ha così individuato nella persona di Piero De Vita il candidato capace di farsi portavoce di questi punti programmatici «per impegno costante nella società e per l’incessante ricerca finalizzata alla difesa e valorizzazione del nostro patrimonio storico-culturale e umano».
Vincenzo La Camera
