Trebisacce, Regione riduce fondi Forestazione. Futuro nero per i Consorzi di Bonifica?
Redazione Paese24.it
Da una parte la Regione Calabria riduce drasticamente i fondi a favore della Forestazione, dall’altra i possessori dei terreni, sostenuti da alcuni rappresentanti politici e dalle istituzioni locali, chiedono l’abbattimento delle bollette fondiarie, in mezzo il Consorzio di Bonifica Integrale di Trebisacce (nella foto) che, stretto nella morsa di queste due emergenze, rischia di chiudere i battenti per mancanza di risorse e di mettere sul lastrico i dipendenti e centinaia di lavoratori idraulico-forestali.
Una situazione insostenibile, questa, che induce il presidente dell’ente consortile trebisaccese, nonché presidente dell’Unione regionale dei consorzi Marsio Blaiotta a vedere nero nel futuro dei Consorzi di Bonifica calabresi che, come è noto, oltre che di Forestazione, si occupano del settore irriguo e della prevenzione del rischio idro-geologico in una regione che, da questo punto di vista, si può dire che è seduta sull’orlo del precipizio. Eppure solo qualche tempo addietro, nel corso di un convegno organizzato dalla Coldiretti l’assessore regionale alla Forestazione Michele Trematerra aveva sentenziato in modo perentorio: «I Consorzi di Bonifica nella nostra Regione assumeranno un ruolo importantissimo in materia di prevenzione del dissesto idrogeologico: presto gli Enti saranno coinvolti in altre attività e tutto questo farà dei Consorzi un’efficace e incontrastata macchina d’intervento primario sul territorio».
Per tutta risposta, come se l’assessore Trematerra non fosse parte integrante dell’esecutivo in carica, la Regione Calabria, con il collegato alla sua Finanziaria, ha ridotto drasticamente i fondi per gli interventi di forestazione, spiazzando lo stesso Blaiotta presidente dell’Unione regionale dei consorzi, il quale si è affrettato a chiedere alla Giunta regionale di ripensare la decisone e di ritornare sulle proprie decisioni, onde evitare problemi e contenziosi ai Consorzi. In particolare il presidente Blaiotta ha chiesto la revisione dell’Art.16, perché la riduzione prevista dalla Regione andrebbe ad incidere di circa il 60% sulle entrate degli enti e ne comprometterebbe la tenuta dei conti economici. «Qualora le scelte operate venissero confermate, – ha dichiarato il presidente del Consorzio di Bonifica Integrale dei Bacini dello Jonio – agli enti non resterebbe che aumentare i tributi, che peraltro sono già alti per le nostre realtà, o, in subordine, procedere alla riduzione del personale, una prospettiva, questa, a dir poco tragica, se si considerano le attuali condizioni occupazionali». Il presidente Blaiotta ha anche deprecato la mancanza di un confronto preventivo tra le istituzioni, la qual cosa avrebbe certamente consentito una mediazione più razionale tra la necessità di ridurre le spese e la sopravvivenza dei consorzi. «Non va trascurato il fatto – ha concluso Blaiotta – che i Consorzi di Bonifica svolgono un’importante opera di tutela del sistema idrogeologico, particolarmente fragile nella nostra Regione».