La lavanda dei piedi attuata da don Nicola De Luca, non appartiene alla mera ritualità, spesso sterile e incapace di comunicare il vero Cristo, ma si è trasformata per Oriolo nel segno concreto di una parrocchia che vuole spalancare le porte alla carità lanciando un messaggio forte e chiaro ai cuori di quanti vorranno accoglierlo. Anche sul nobile esempio che ci sta offrendo in questi giorni Papa Francesco.
Un Giovedì Santo dal sapore fresco e intenso quello vissuto quest’anno ad Oriolo che troverà spazio tra le pagine di storia che questo paese dovrà custodire gelosamente negli archivi. Un segno di cambiamento che svecchia le forme per arrivare direttamente alla sostanza della fede e un monito di speranza per le giovani generazioni.
Katia Adduci