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Oriolo, Giovedì Santo diverso. Lavanda dei piedi non più in chiesa ma nelle case per anziani

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Il parroco, don Nicola De Luca, ha proposto ai fedeli di Oriolo una celebrazione in “Coena Domini” alla riscoperta dell’essenzialità e della bellezza di vivere il Vangelo. Il sacerdote che guida spiritualmente da 12 anni la comunità oriolese, per la messa del Giovedì Santo quest’anno ha deciso di interrompere una tradizione che si perde nella notte dei tempi e che prevede il rito della lavanda dei piedi inserito all’interno della celebrazione eucaristica e ha voluto recarsi presso le case di ricovero per gli anziani rinnovando in quel gesto il messaggio del Padre che si dona per la salvezza dell’umanità.

La lavanda dei piedi attuata da don Nicola De Luca, non appartiene alla mera ritualità, spesso sterile e incapace di comunicare il vero Cristo, ma si è trasformata per Oriolo nel segno concreto di una parrocchia che vuole spalancare le porte alla carità lanciando un messaggio forte e chiaro ai cuori di quanti vorranno accoglierlo. Anche sul nobile esempio che ci sta offrendo in questi giorni Papa Francesco.

Un Giovedì Santo dal sapore fresco e intenso quello vissuto quest’anno ad Oriolo che troverà spazio tra le pagine di storia che questo paese dovrà custodire gelosamente negli archivi. Un segno di cambiamento che svecchia le forme per arrivare direttamente alla sostanza della fede e un monito di speranza per le giovani generazioni.

Katia Adduci

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