I nipponici, durante il giro turistico nel borgo antico, hanno visitato, tra l’altro, la Cattedrale dedicata a Maria SS. Achiropita, il Museo Diocesano di Arte Sacra (nella foto), Il Codex Purpureus e, infine, il Monastero di Santa Maria del Patire. Una nota di merito, inoltre, è necessaria rivolgerla alle tre ragazze della Cooperativa Neilos (Grazia Mascaro, Rosa Urso e Daniela Pirillo) che, grazie alla loro qualificata preparazione, hanno spiegato al gruppo nipponico, in modo preciso e dettagliato, la storia e la provenienza del Codex in cui all’interno sono riportati i Vangeli di Matteo e Marco. Un manoscritto, in oro e in argento, che si presenta con testi in greco e lettere maiuscole su finissima pergamena color porpora. Si tratta, dunque, di un testo unico al mondo composto da 188 fogli, divisi in due registri, risalente al V-VI secolo dopo Cristo. Un documento antico e pregiato che, ogni anno, richiama in città numerosi studiosi, turisti e studenti di diversi istituti scolastici.
Antonio Le Fosse