Il dibattito su questa nuova infrastruttura è più che mai aperto, anche alla luce di un progetto che secondo il parere di molti (amministratori, associazioni, cittadini) andrebbe a deturpare il paesaggio. Ma siccome di fronte ad un progetto stradale del genere, costato più di un miliardo di euro, non si può certo sputare sopra, «siamo sicuri che la strada più saggia sia quella di trovare i giusti equilibri a condizione che ciò non pregiudichi ulteriormente i tempi di cantierizzazione dell’opera», commenta il segretario generale comprensoriale Fillea, Antonio Di Franco.
Ma ad oggi il III megalotto non risulta interamente finanziato. Ma quando i lavori partiranno, i cantieri compariranno dallo svincolo di Francavilla allo svincolo di Trebisacce e da quest’ultimo sino ad Amendolara. «Né il tratto Sibari-Francavilla, né quello Amendolara-Roseto risultano ancora finanzianti», riferisce ancora il sindacato invitando gli amministratori a chiedere il finanziamento scoperto.
In conclusione, la Fillea chiede ai consiglieri regionali che incontreranno Ciucci di farsi portavoce di altre esigenze infrastrutturali. Come la cantierizzazione del IV megalotto Sibari-Firmo, punto strategico in quanto raccordo tra Ss 106 e A3 Salerno-Reggio Calabria; per passare al macrolotto Campotenese-Mormanno-Laino, già finanziato per oltre 650 milioni di euro e per arrivare all’altro macrolotto Morano-Castrovillari-Sibari, con progetto già approvato dall’Anas ma con la copertura finanziaria ancora non comunicata.
Vincenzo La Camera