All’interno della festa anche uno spazio istituzionale, con un Consiglio Comunale straordinario e congiunto con tutti i soggetti interessati, venerdì alle 18.30, per ribadire il secco no alle perlustrazioni del Mar Jonio, poche miglia al largo della costa, da parte di alcune compagnie petrolifere e che potrebbero essere il presagio di imminenti trivellazioni che andrebbero a ridimensionare e non poco la vocazione ambientalistica e turistica di questo comprensorio.
Poi spazio ai festeggiamenti per una “due giorni” di identità, fede e folklore. Il “fucarazzo” metaforicamente è l’emblema della comunità che si ritrova (per l’occasione ritornano ad Amendolara tanti emigrati) e che con il fuoco vuole esorcizzare le influenze negative augurandosi buoni auspici per il futuro. Non mancheranno i “puntilli” altra vera attrattiva pagana della festa, dove gruppi di giovani e meno giovani si strattonano per le viuzze del centro storico impedendo gli uni l’accesso agli altri.
Vincenzo La Camera