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Amendolara è pronta per San Vincenzo. La comunità si ritrova attorno ai “fucarazzi”

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Amendolara si prepara anche quest’anno a rivivere e far conoscere o ritrovare a quanti giungeranno in paese la tradizionale festa del patrono San Vincenzo Ferrer, ricorrenza calendarizzata il 5 aprile ma che da queste parti si festeggia l’ultimo fine settimana dello stesso mese. In queste ore sono in preparazione i tradizionali “fucarazzi”: falò che possono raggiungere anche i venti metri, allestiti nei vari rioni di Amendolara Paese e che bruceranno tra suoni e balli venerdì e sabato, a partire dalle ore 20,30.  Un prologo, questa sera (giovedì) giù in Marina dove verrà acceso un falò, così come in contrada Cannosa.

All’interno della festa anche uno spazio istituzionale, con un Consiglio Comunale straordinario e congiunto con tutti i soggetti interessati, venerdì alle 18.30, per ribadire il secco no alle perlustrazioni del Mar Jonio, poche miglia al largo della costa, da parte di alcune compagnie petrolifere e che potrebbero essere il presagio di imminenti trivellazioni che andrebbero a ridimensionare e non poco la vocazione ambientalistica e turistica di questo comprensorio.

Poi spazio ai festeggiamenti per una “due giorni” di identità, fede e folklore. Il “fucarazzo” metaforicamente è l’emblema della comunità che si ritrova (per l’occasione ritornano ad Amendolara tanti emigrati) e che con il fuoco vuole esorcizzare le influenze negative augurandosi buoni auspici per il futuro. Non mancheranno i “puntilli” altra vera attrattiva pagana della festa, dove gruppi di giovani e meno giovani si strattonano per le viuzze del centro storico impedendo gli uni l’accesso agli altri.

Vincenzo La Camera

 

 

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