Il neonato club Unesco di Trebisacce, costituitosi lo scorso 30 dicembre, si presenta alle associazioni del territorio mediante una lettera a firma del presidente Franco Maurella.
“Accogliamo con piacere questo nuovo Club, in un territorio ricchissimo d storia, di arte e di tradizioni, di risorse umane che tanto più devono essere catalizzate e valorizzate”, così recitava la lettera ufficiale, a firma del presidente pro-tempore FICLU (Federazione Italiana Club e Centri Unesco), Maria Luisa Stringa che di fatto battezza il nuovo club, che con gli altri 3700 circa presenti in tutto il mondo avrà l’onere e l’onore di promuovere e valorizzare i territori di riferimento.
Il club Unesco del “Vulture”, presieduto da Anna Teresa Rondinella, riconfermata segretaria nazionale della Ficlu ed il club Unesco di Palmi, presieduto da Rocco Militano, sono stati i club “padrini”, ovvero presentatori verso la Federazione, del costituito club Unesco di Trebisacce.
La lettera alle associazioni è anche occasione per chiarire una recente polemica che ha accompagnato la nascita del club di Trebisacce, in virtù del fatto che qualche mese addietro, a luglio, ad Amendolara, alcuni sindaci dalla Calabria Citra stavano gettando le basi per giungere più o meno allo stesso obiettivo.
«Ciò non toglie che, al di la del nome della località – scrive Maurella – questo Club Unesco ha l’intento di operare con visione comprensoriale delle proprie attività, considerato il consistente patrimonio archeologico, storico, architettonico e paesaggistico di cui è dotato il territorio oltre che della fiorente e preziosa presenza di associazioni socio – culturali, di categoria e di volontariato».
«E’ appena il caso di puntualizzare – continua il giornalista e presidente del club – che nella richiesta di costituzione era stato chiesto di poterlo iscrivere come Club Unesco “Alto Jonio – Sibaritide”. Tale richiesta non è stata accolta dalla Federazione Italiana che ha imposto il nome della località che fisicamente ospita il club».
Vincenzo La Camera