Plataci, la comunità arbëreshë si ritrova attorno alla Madonna di Costantinopoli
La festa della Madonna di Costantinopoli è una delle festività religiose più amate e sentite dalla comunità platacese che per ben due volte l’anno, la domenica dopo la Pentecoste (quest’anno il 26 maggio) e la domenica successiva al primo martedì di novembre, si raccoglie intorno ad essa per celebrarla e chiedere la sua protezione. Come tutti i paesi interni e montani anche Plataci ha subito un selvaggio spopolamento a causa delle disagiate condizioni economiche e di posizionamento rispetto ai centri più importanti, e la celebrazione della Madonna è una piacevole occasione, soprattutto per chi non ha più legami familiari o di amicizie in paese, per ritornare alle proprie origini o degli avi e per pregare e chiedere la protezione della Madonna. Infatti, in occasione della celebrazione della festa si possono contare molti più platacesi emigrati che platacesi residenti.
Anche quest’anno, che il tempo è stato tutt’altro che clemente con temperature ora piacevoli e in linea con le medie stagionali e all’improvviso rovesci, vento e temperature quasi invernali, numerosi sono stati i devoti che si sono recati nel Santuario dedicato alla Madonna di Costantinopoli per seguire la funzione religiosa e poi accompagnare la Madonna in processione verso le vie del paese, celebrandola con preghiere, canti religiosi e balli con le “ndorce” (particolare composizione di ceri votivi). Preghiere e canti che trasmettono misticismo, devozione e coinvolgimento emotivo.
Nel pomeriggio la Madonna, dalla chiesa Madre è stata riportata, in processione, nel suo santuario sul cui sagrato ha avuto luogo l’incanto delle offerte votive. La giornata è terminata con lo spettacolo di fuochi pirotecnici.
Caterina Dramisino