In realtà il comune, per far fronte ai “debiti certi ed esigibili maturati alla data del 31dicembre 2012”, aveva chiesto “una anticipazione di liquidità” pari a circa 3,8milioni di euro, ma è stata autorizzata a contrarre un mutuo trentennale di soli 2milioni381mila euro al tasso agevolato del 3,30%. E’ scongiurato dunque il rischio del dissesto finanziario del comune? E’ quello che sperano i cittadini-contribuenti che seguono con ansia l’evolvere della situazione, anche se la massa debitoria accertata è ben più imponente del suddetto mutuo trentennale a tasso agevolato che il comune sta per contrarre.
A un comune indebitato come quello di Trebisacce, non è dato infatti di incassare liquidità, di qualsiasi natura, perché i creditori sono sempre dietro l’angolo, pronti a pignorare ogni provento del comune. In questa situazione non si può amministrare, tanto che negli ultimi anni, per poter mettere al sicuro le spettanze dei dipendenti, l’esecutivo comunale ha dovuto dichiarare “non pignorabili” circa 3milioni di euro all’anno per pagare i dipendenti. Ecco allora l’esigenza di risanare il bilancio dai debiti. Sin dall’inizio del mandato l’esecutivo in carica guidata dal sindaco Francesco Mundo ha infatti avviato un’opera di monitoraggio dei debiti fuori bilancio ereditati dal passato, quantificati alla fine nella misura di oltre 10milioni di euro. A questo punto erano due le vie d’uscita rese praticabili dalle recenti normative varate dal governo tecnico a favore dei comuni indebitati: chiedere agli uffici regionali della Corte dei Conti che sovrintendono ai bilanci comunali l’autorizzazione a contrarre un mutuo a lungo termine, oppure attivare la procedura del pre-dissesto finanziario guidato che comunque comporta oneri ben più pesanti per i cittadini. Nei giorni scorsi è arrivato il tanto atteso permesso di contrarre un mutuo di euro 2.381.244,12per cui il responsabile dell’Area Finanziaria Domenico Cuccaro, attraverso una propria Determina, è stato autorizzato a porre in essere la procedura finalizzata alla formalizzazione del mutuo di pari importo con la Cassa Depositi e Prestiti, obbligandosi a prevedere anno per anno la copertura finanziaria per onorare la rata annuale del mutuo.
Pino La Rocca