Si passa quindi al settore “ambiente” «dove – si legge nel duro attacco di Trebisacce Futuro – si proclamavano svolte epocali… Anche qui le cose sono peggiorate, tanto che la spazzatura langue per strada, la differenziata subisce ritardi, l’isola ecologica è sempre lì a deturpare il Lungomare e qualcuno chiama “sporcaccioni” i cittadini piuttosto di chiamare “incapaci” gli amministratori. Sempre in riferimento all’ambiente, – si fa osservare dalla Minoranza – nel programma elettorale si leggeva di “risparmio energetico”. Certo, ma come si fa a risparmiare se lo sfruttamento dell’energia prodotta dai pannelli solari posti sui tetti degli immobili pubblici è stata affidata a privati? Oltre a non ricevere neppure un kilowatt di energia, il comune ricava dall’affidamento la miseria di circa 6.200 euro annui. Cioè niente!». Anche in materia di “assetto urbanistico”, secondo la Minoranza non sarebbe stato fatto niente di quanto programmato.
«Per il PSC (ex PRG) – si legge infatti – é stato revocato l’incarico ai precedenti progettisti ed ora bisognerà pagare i vecchi ed i nuovi tecnici, oltre agli inevitabili ritardi, aggiustamenti e ritocchini vari. Gli stessi “giardini”, che si sarebbero voluti rivalutare, sono rimasti tali e quali e vi dilaga il cemento. Il centro storico è come al solito trascurato…». Un capitolo importante è riservato ovviamente al “bilancio”: «Si è parlato di risanamento causato da una gravissima crisi finanziaria e invece si sono spese cifre folli per gli eventi estivi, peraltro, senza un centesimo in cassa e sulla scorta di presunti finanziamenti regionali “sulla parola”. Risultato? Dei finanziamenti neppure l’ombra e 100mila euro in meno nelle già vuote casse comunali… Si é parlato di pre-dissesto per debiti ereditati, ma nessuno osa indicare i responsabili. Perché questo silenzio sugli autori del dissesto? Chi sono gli innominabili che ci hanno portato al disastro economico? Forse non è vero che la massa debitoria proviene da espropri mai pagati, sui quali ora sono maturati interessi mostruosi tanto che indaga la Corte dei Conti, da canoni-acqua mai pagati, da assunzioni insensate e spese assurde, tutte risalenti agli anni 80? Per il settore “commercio” – incalzano quelli di Trebisacce Futuro – basta chiedere ai commercianti! Per la sezione “turismo” infine, si é parlato di Saint Tropez, di Perla dello Jonio, ecc. Ebbene, il Piano Spiaggia non esiste. La rete idrica non é stata completata come promesso. Le pescherie… sono rimaste così com’erano venti anni fa…. Allora, a distanza di un anno, nessun punto del programma elettorale é stato realizzato, neppure un’opera pubblica degna di questo nome é stata realizzata. Confidiamo però nei prossimi anni, ed in questo siamo fiduciosi, perché peggio di così davvero non si può fare….».
Pino La Rocca