In realtà, nonostante siano già trascorsi 15 mesi dalla chiusura dell’ospedale di Trebisacce (31 marzo 2012), non è del tutto sopita la speranza di un possibile ripensamento e c’è ancora tanta gente che non si rassegna e si batte, con sobrietà ma anche con tenacia, per tenere viva la speranza che prima o poi ci si ravveda del grave torto subito dalle popolazioni dell’Alto Jonio che hanno perduto l’unico presidio sanitario, pubblico e privato, esistente nel raggio di 100 chilometri. Il sindaco Mundo continua a seguire il percorso istituzionale, convinto che sia quella la strada per pervenire a qualche risultato. C’è inoltre chi si batte con le armi di cui dispone, cercando di tener vivo l’interesse per l’ospedale e fare in modo che non vinca la rassegnazione.
Nel prossimo mese sono infatti in programma due iniziative, simboliche ma forti, per far arrivare a chi di competenza un ulteriore messaggio: la traversata a nuoto dello Stretto di Messina che compirà il generoso trebisaccese Gaetano Napoli che si allena da mesi per l’ardua impresa ed il viaggio in bicicletta da Trebisacce a Reggio Calabria organizzato dal gruppo ciclistico di Trebisacce.
Pino La Rocca