Per una serie di concause (concorrenza, parcellizzazione delle proprietà e incapacità di fare sistema) le rinomate arance di Trebisacce, che nel passato hanno consentito alle centinaia di famiglie dei “vignaruli” di sbarcare il lunario e di mantenere i figli all’università, è caduto in bassa fortuna e oggi sul posto viene venduto a pochi centesimi al chilo, finendo per essere venduto profumatamente nei mercati del centro-nord. Da qui l’esigenza di rilanciare il prodotto attraverso nuove forme di marketing ed una nuova politica di gestione del prodotto. Il primo passo è stata la festa organizzata in onore del “biondo” a cui hanno dato man forte i commercianti di Trebisacce e dei paesi vicini che hanno approfittato per riempire via Lutri, addobbata a festa, di decine di stands traboccanti di tantissimi e prelibati prodotti tipici. Come prologo alla magnifica serata, un convegno monotematico coordinato dal delegato al Commercio Giampiero Regino, alla presenza dell’assessore regionale all’Agricoltura Michele Trematerra. Oltre al sindaco della città Francesco Mundo, vi hanno preso parte e dato il proprio contributo l’assessore Saverio La Regina che ha introdotto i lavori, Saverio Gradilone presidente SIAS Calabria, Benito Scazziota e Marsio Blaiotta nelle vesti di funzionario e di presidente del Consorzio di Bonifica Integrale dei Bacini dello Jonio, Giuseppe Vincenzi in qualità di presidente del Consorzio dei Giardini e Pietro Tarasi presidente inter-provinciale della Coldiretti che ha concluso i lavori. Al termine del convegno il primo cittadino ha consegnato una targa-ricordo a Vincenzo Giordanelli, 87 anni, decano dei “vignaruli” trebisaccesi.
Pino La Rocca