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A Cariati in memoria delle vittime della Ss 106. «Strada insicura ma fattori umani influiscono»

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Nell’ambito del gemellaggio tra l’A.N.C. di Cariati e quella di Domodossola si è tenuto, nella Cattedrale di Cariati, il 1^ Raduno Regionale A.N.C., in ricordo delle “Vittime della Strada”.  Il Presidente dell’Associazione Nazionale Carabinieri “Alfio Ragazzi” di Cariati, Cataldo Santoro, nel suo breve intervento ha precisato che “il tema odierno è particolarmente caro all’A.N.C., non soltanto perché ogni giorno numerose vite sono spezzate sulle strade, ma perché il personale dell’Arma, delle forze Armate e dei corpi di Polizia presta servizio su quelle stesse strade, dove accadono le stragi, cercando di garantirne la sicurezza”.

Il Sindaco di Cariati, Giovanni Filippo Sero, non si è soffermato al solo saluto, ma ha voluto rilevare lo stato di abbandono in cui versano le vie di comunicazioni di questo territorio. “La ferrovia, ha detto Sero, è in totale abbandono, la statale 106 è obsoleta e non riesce a sopportare  la mole di traffico di una strada di grande comunicazione che collega Calabria, Basilicata e Puglia, con un percorso pieno di insidie, con conseguenti morti giornalieri. “Il libro di Fabio Pugliese, ha continuato il Sindaco, è significativo rispetto al problema sul quale siamo chiamati a riflettere, perché  i cittadini della 106 Jonica, che si sono lasciati vincere dal dramma di queste morti, non possono continuare a subire una strada che miete tante vittime ogni anno”.

Nel suo intervento, l’Assessore ai trasporti della Provincia di Cosenza, il Dott. Giovanni Forciniti, ha evidenziato che “le cause di morte per incidenti stradali sono riconducibili a fattori umani, quali: il consumo di alcol, di droghe, l’uso di cellulari e le distrazioni, per cui è importante iniziare un lavoro di prevenzione e di educazione stradale, proprio nelle scuole primarie”.

L’ing. Fabio Pugliese, autore del libro “Chi è stato?”, un racconto-inchiesta sulla strada statale 106 Ionica calabrese, ha confermato che “la 106  è una strada insicura e pericolosissima, dimenticata dallo Stato, con un percorso pieno di insidie, perché presenta spesso una sola carreggiata a due corsie per senso di marcia e si snoda all’interno di numerosi centri abitati, tra cui quello di Cariati. A causa dei ripetuti incidenti automobilistici che si verificano quasi quotidianamente, la Statale 106 jonica è stata sinistramente soprannominata la «strada della morte»”.

Ignazio Russo

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