Spesso dalle nostre parti può capitare che il tanto decantato rapporto scuola-territorio-istituzioni resti soltanto un vessillo da sbandierare nei convegni e nulla più. Una dimostrazione di tutto ciò è data dai “percorsi di tirocini estivi formativi scuola-lavoro” promossi dall’Istituto Tecnico “Filangieri” di Trebisacce da tre anni. Gli studenti del terzo e del quarto anno mediante questa iniziativa hanno l’opportunità di cimentarsi nei mesi estivi con l’esperienza del lavoro sul campo per oltre 200 ore.
Anche quest’anno mediante lettera raccomandata sono stati invitati tutti i comuni dell’Alto Jonio cosentino (tranne Nocara, Castroregio e San Lorenzo Bellizzi “esonerati” per motivi logistici in quanto troppo distanti), ma ancora una volta la maggior parte di loro ha risposto “picche” o meglio non ha risposto proprio alla richiesta inoltrata dalla scuola.
Paradossalmente, oltre ai comuni di Amendolara e Roseto (già disponibili nel passato anno scolastico), le new entry sono rappresentate dai comuni montani di Plataci, Alessandria del Carretto e Albidona che con soddisfazione dei loro sindaci Tursi, Gaudio e Aurelio hanno accolto 7 giovani stagisti (1 a Plataci, 2 ad Alessandria, 4 ad Albidona) inserendoli, dal 17 giugno al 31 luglio, nell’Ufficio di Ragioneria e nell’ufficio Tecnico in contatto live con quelle nozioni sinora apprese soltanto sui banchi di scuola.
Nel caso di Albidona e Plataci sono tutti ragazzi del posto. Lo stesso non si può dire per i tirocinanti di Alessandria, che provengono da Oriolo e tutte le mattine con mezzi propri salgono sino ai 1000 metri del comune più alto del comprensorio. Il Comune di Roseto pur avendo garantito la disponibilità non ha ricevuto richieste di tirocinio dagli alunni.
Altri due stagisti presso l’ufficio di Ragioneria del Comune di Amendolara, sommati ad altri 8 colleghi impegnati invece in due villaggi turistici del territorio, vanno a formare questo piccolo esercito di 17 studenti del “Filangieri” che ha deciso di investire parte delle vacanze in maniera “intelligente”. Magari altri loro compagni residenti nei comuni dell’Alto Jonio avrebbero voluto fare un’esperienza simile ma hanno trovato la porta del Palazzo di Città chiusa. Inevitabile un pizzico di delusione da parte della Dirigente Scolastica Domenica Franca Staffa e della funzione strumentale responsabile per i tirocini, il professor Rocco Vitale.
«E’ importante alimentare quotidianamente il rapporto scuola-territorio – il commento del capo d’istituto – per dare qualche possibilità in più ai nostri ragazzi di arricchirsi, con la speranza di poter costruire un giorno qualcosa di importante nella loro terra natìa».
E pensare che questa iniziativa formativa non ha nessun costo per i Comuni e allo stesso tempo garantisce una costante collaborazione organizzativa da parte dell’istituzione scolastica. Un’apertura al mondo della scuola che denota una sensibilità “a fatti e non a parole” verso i giovani, da parte di quei pochi comuni che hanno aderito. Un’occasione sprecata per tutti gli altri.
Vincenzo La Camera