Ospedali Trebisacce e Praia, dietrofront Scopelliti. Riapertura? Sindaci invitano alla prudenza
Il sindaco di Trebisacce Franco Mundo in una nota congiunta con il collega di Praia a Mare, Antonio Pratico, ritorna sulla vicenda dell’aggressione perpetrata ai danni di un medico all’ospedale di Rossano. Netta condanna del gesto da parte dei due sindaci ma allo stesso tempo presa di coscienza di una situazione negli ospedali spoke ormai il più delle volte intollerabile che alimenta nervosismo tra pazienti e familiari, dovuto anche al sovraffollamento delle strutture sanitarie, in quanto gli ospedali di frontiera come nel caso specifico di Trebisacce sullo Jonio e Praia sul Tirreno sono ridimensionati e non possono garantire un’assistenza adeguata, smistando inevitabilmente i pazienti negli ospedali spoke limitrofi.
«Alla luce di questa situazione – dichiarano Mundo e Praticò – appare opportuna la riapertura degli ospedali di Trebisacce e Praia a Mare, così come prevista nel nuovo piano operativo 2013-2016 varato in questi giorni dal Presidente Scopelliti, nella qualità di commissario ad acta per l’emergenza sanitaria in Calabria il quale ha ribadito in più occasioni che chiudere questi due ospedali è stato un errore». A testimonianza di ciò un dietrofront del governatore che resosi conto di un’emigrazione sanitaria in aumento avrebbe intenzione di rivedere la programmazione ospedaliera di Trebisacce e Praia, ospedali riconvertiti in Capt nel 2010.
Bisognerà vedere cosa ne pensa a riguardo il Tavolo Massicci che si occupa del monitoraggio nazionale del sistema sanitario. «Con ciò non vogliamo generare illusioni nelle popolazioni già mortificate per l’assenza di assistenza sanitaria ospedaliera, in un territorio vasto e complesso come quello dell’Alto Ionio-Sibaritide e dell’Alti Tirreno. Rimaniamo fiduciosi in attesa di un provvedimento ufficiale», il commento dei due sindaci alla notizia.
«Con la previsione di riconvertire le strutture sanitarie di Praia e Trebisacce in ospedali di zona – si conclude la nota congiunta dei sindaci Mundo e Praticò – , si andrebbe a correggere un grave errore perpetrato in danno alle popolazioni di questo territorio, ma soprattutto si LEA ritornerebbero ad essere distribuiti con una certa logica, garantendo le emergenze-urgenze all’interno di un vasto territorio, peraltro attraversato da importanti vie di comunicazione».
Vincenzo La Camera