Invero, però, le “doglianze” riguardavano anche altri servizi, come il Punto di Primo Intervento, lo stato degli ambulatori, la situazione del Laboratorio di analisi, etc. Sia il D. G. sia il D. S. hanno assicurato che l’autoclave rimarrà al proprio posto almeno sino a quando non verrà materialmente sostituito con un altro, nuovo, idoneo per le prestazioni da erogarsi dal Presidio di Cariati. Con riguardo alle altre questioni gli stessi si sono impegnati a “governare” la fase di transizione verso il CAPT mantenendo, per quanto possibile, tipologia di prestazioni e personale in servizio presso il Presidio, in modo da attenuare i disagi che tale fase inevitabilmente comporta. In particolare il D.G. e il D.S. si sono impegnati, da subito, a promuovere – con l’impiego di mezzi e personale già in servizio – l’istituzione della riabilitazione cardiologica estensiva. Ovviamente le questioni affrontate non hanno riguardato – né dovevano riguardare – quella ben più gravosa del reinserimento del Presidio cariatese nella rete ospedaliera regionale, tema che sarà al centro del prossimo incontro dei sindaci del territorio con il Presidente della Regione, Scopelliti.
Ignazio Russo