Il “tour” di Guccione passa da Canna. Struttura Asp inattiva da 15 anni. Sindaco scrive a Scarpelli
Creare una mappatura di quelle strutture sanitarie nella provincia di Cosenza costruite secondo l’ex art.20 della Legge n. 67/88 e mai entrate in funzione. E’ l’impegno assunto dal consigliere regionale Carlo Guccione che in questi giorni sta portando avanti il suo personalissimo “tour” alla scoperta delle 21 strutture ricadenti sul territorio provinciale che oggi non rappresentano altro che un enorme spreco di denaro pubblico, mancanza di assunzione di personale (lavoro promesso chissà a quante persone nel corso delle varie campagne elettorali…) e sopratutto la mancata di servizi di cui il territorio necessita.
Il consigliere regionale Pd ha fatto tappa ieri (venerdì) anche nell’Alto Jonio cosentino, visitando le strutture di Canna e Alessandria del Carretto. Ad accogliere Guccione nella sala consiliare di Canna c’era il neo sindaco Giovanna Panarace con i suoi ragazzi dell’Amministrazione comunale. Il consigliere Pd ha illustrato un rapido excursus della sua iniziativa, tesa a visitare personalmente queste strutture, costate 17 milioni di euro e di proprietà dell’Asp di Cosenza. Tante strutture sono state vittima di atti vandalici, furti ed ad oggi anche lì dove ci sarebbe la possibilità, come per esempio a Canna, gli edifici non possono essere utilizzati dai comuni. Cattedrali nel deserto. Proprio la struttura di Canna, terminata nel 1996 per un costo di 520 mila euro, era destinata all’assistenza e al recupero dei malati psichiatrici.
Oggi l’edificio, visionato con un sopralluogo dallo stesso Guccione accompagnato dal sindaco Panarace, si presenta in ottimo stato, anche in virtù di una ristrutturazione da parte dell’Asp avvenuta lo scorso anno e potrebbe diventare funzionante quasi a costo zero. Tant’è che a disposizione ci sono anche arredi, elettrodomestici e tutto l’occorrente. Ma il paradosso è che questo materiale, per evitare il pericolo furti, è conservato in alcuni magazzini privati a Canna, per i quali il Comune paga anche un affitto.
Il consigliere regionale Guccione ha presentato un’interrogazione al governatore Scopelliti nella quale chiede un censimento di queste strutture, che oggi è arrivato circa alla metà e il lavoro dovrebbe concludersi entro settembre. A questo punto dovrebbe attivarsi il consigliere regionale Mario Magno (Pdl) che ha ricevuto mandato come responsabile per il ripristino di queste strutture.
Intanto la strada da seguire per i comuni (cosa che faranno anche i primi cittadini di Canna e Alessandria), stando ai consigli di Guccione, è quella di richiedere in comodato d’uso gratuito la struttura sanitaria all’Asp con una lettera ad dg Scarpelli, per adibirla così ai servizi socio-assistenziali dopo che i sindaci interessati abbiano attenzionato il territorio valutando le necessità. A Canna pare ci si possa orientare nella direzione di una casa accoglienza per anziani.
Vincenzo La Camera
Sono scandalizzato ma è vero che il comune paga anche l’affitto ?