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Esposto anonimo in caserma con logo “Trebisacce Futuro”. Ma il movimento si dissocia

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«Siamo decisamente contrari alle denunce anonime e, siccome siamo abituati a mettere la faccia dietro alle cose che facciamo, respingiamo al mittente l’esposto presentato a nome del movimento ed esprimiamo piena e convinta solidarietà alle persone che vengono denunciate per un presunto abuso edilizio». E’ la presa di posizione dei dirigenti del movimento “Trebisacce Futuro” che, chiamati in causa da un esposto anonimo recante il logo di “Trebisacce Futuro” fatto pervenire alla Casera dei Carabinieri di Trebisacce col quale veniva denunciato un presunto abuso edilizio, hanno voluto fare chiarezza e prendere le distanze da quello che, alla luce dei fatti, viene ritenuto un atto di puro sciacallaggio.

Secondo il racconto del vice-presidente Paolo Accoti e della segretaria Loradana Latronico, nella giornata di venerdì i Carabinieri di Trebisacce hanno convocato in Caserma i dirigenti del movimento per far loro visionare la denuncia presentata in modo anonimo ma con il logo di Trebisacce Futuro.

«Non vogliamo assolutamente passare come “i giustizieri della notte” ed è evidente che si tratta  – ha affermato la dottoressa Latronico – di qualcuno che vuole screditare il movimento. E’ per questo che respingiamo decisamente al mittente questo tentativo. Il controllo del territorio, del resto, non è di nostra competenza ma spetta all’autorità preposta». Con ciò – ha aggiunto l’avvocato Paolo Accoti – non vogliamo dare l’idea che vogliamo assecondare l’abusivismo edilizio, ma ci dissociamo da questo tentativo maldestro di strumentalizzare il nostro movimento che, come sempre, si vuole invece distinguere per battaglie di civiltà condotte in nome della lealtà e della trasparenza».

Pino La Rocca

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