Trebisacce, modificata ordinanza per piazza Matteotti. Comune, Vitola si sente emarginato
Redazione Paese24.it
Sarà modificata e integrata l’Ordinanza emessa dal dirigente dell’ufficio tecnico che faceva divieto di giocare a pallone e di parcheggiare auto sulla piazza Matteotti che sorge davanti alla Chiesa della Pietà. Il divieto sarà quindi mantenuto, ma sarà temporizzato. Le polemiche e le proteste sollevate da più parti, ed in particolare da “Trebisacce Futuro” in difesa del diritto dei giovani al gioco, hanno indotto il sindaco Francesco Mundo ad invitare formalmente il dirigente a modificare l’Ordinanza introducendo il divieto «di svolgere – si legge testualmente – qualsiasi attività che possa recare pregiudizio a persone e cose, limitare urla, schiamazzi, transito e parcheggi di auto, solo durante le funzioni religiose, le manifestazioni civili e pubbliche e durante le ore notturne… Premesso – scrive il primo cittadino al capo dell’ufficio tecnico architetto Brunacci – che l’Ordinanza in oggetto non voleva certamente porre in essere attività persecutoria nei confronti di cittadini (giovani, adulti e anziani), nè compromettere qualsiasi diritto, anche in presenza di varie denunce e richieste di garanzia e tutela della quiete pubblica, Le chiedo di rettificare e dettagliare meglio l’Ordinanza, al fine di evitare facili strumentalizzazioni, chiarendo che in effetti la stessa voleva avere solo funzione preventiva e non repressiva». Si tratta insomma di una opportuna correzione che faccia salvo il diritto di tutti di godere degli spazi pubblici senza però arrecare danni o molestie a persone e/o cose.
Intanto prosegue, seppure a distanza, la polemica tra l’assessore al Turismo Dino Vitola e l’esecutivo di cui fa parte e dal quale, dopo il forte litigio consumatosi nelle settimane scorse all’interno della Giunta, riferisce di sentirsi sempre più lontano ed emarginato. In realtà all’assessore Vitola, che da allora non sta partecipando alle riunioni dell’esecutivo, per ragioni di cassa è stato pressoché azzerato il “budget” destinato al programma estivo. Anche per questo Vitola riferisce di sentirsi con le mani legate ed impossibilitato a svolgere il proprio compito. «Il nostro paese – ha scritto il manager e talent-scout Vitola – non avrà mai niente di turisticamente rilevante: né un’Arena del Mare, né un anfiteatro sulla nostra meravigliosa collina e tant’altro ancora. In realtà Trebisacce guarda con molto interesse alle strutture private e/o commerciali, realizzate con sistema abusivistico. Noi invece dobbiamo pensare a Trebisacce come uno tra i più grandi centri turistici della Calabria. Lo dico – ha aggiunto Vitola – come assessore che non può agire per costruire turismo. Come un assessore che non conta nulla. In realtà sono un assessore finto, perché il potere sta nelle mani del sindaco Mundo e dei tecnici che lui stesso ha nominato. Probabilmente, – conclude Dino Vitola ricordando i propri trascorsi professionali – oltre 40 anni di esperienza nel settore non bastano. Devo imparare da chi non sa…».