Secondo il consigliere Cavallo, «volendo fare un primo bilancio a 16 mesi dall’inizio del mandato, non si può parlare che di “segno negativo”, perché l’inefficienza e l’improduttività sono sotto gli occhi di tutti, aggravate dagli accadimenti di questa estate. Ritengo – scrive l’avvocato Cavallo – che la Maggioranza abbia fallito su tutta la linea, disatteso le promesse fatte e determinato un indiscutibile regresso del paese rispetto al passato. Tante infatti sono le carenze denunciate dai cittadini…». Poi l’ex assessore al Contenzioso entra nel dettaglio e scrive che «mentre il sindaco era intento a schivare i colpi dell’assessore “esautorato” (Vitola, n.d.c.), che lamentava il “dispotismo” del sindaco, i trebisaccesi e i turisti pativano la totale mancanza di acqua in diversi quartieri e mentre si litigava su chi fosse all’altezza per gestire il programma estivo, non si riusciva ad assicurare i servizi pubblici, tra cui, appunto, l’acqua.
Palesi, inoltre, sempre secondo Cavallo, le lacune nel servizio di nettezza urbana, con aree del paese sporche e degradate, mentre non poche criticità si sarebbero registrate nella politica commerciale, caratterizzata da troppe concessioni demaniali stagionali, che avrebbero finito per ledere gli interessi dei commercianti abituali per via di “un sistema concorrenziale squilibrato”. «Promuovere l’iniziativa privata – ha commentato Cavallo – è sicuramente lodevole, ma una politica commerciale attenta ed intelligente avrebbe fatto bene a dare “suggerimenti” in ordine alla convenienza economica di diversificare i prodotti offerti. Del resto fare politica e stare vicino al cittadino significa anche questo. Il tutto, – ha aggiunto Davide Cavallo – a dimostrazione del fatto che probabilmente i nostri amministratori sono bravi a dissertare di turismo e di sviluppo, ma sono evidentemente manchevoli nel trasformare le parole in fatti ed il politichese in risultati concreti. Per non parlare – ha concluso Cavallo in riferimento alle fibrillazioni politiche registratesi durante l’estate – degli evidenti sommovimenti interni che rendono manifesta l’assoluta precarietà della Maggioranza, l’assenza di un’identità politica e la mancanza di un progetto condiviso ed unitario, con la speranza che qualcuno non usi il solito alibi: Tutta colpa dell’amministrazione-Bianchi».
Pino La Rocca
ANCHE NELLE EDICOLE DI TREBISACCE PUOI TROVARE PAESE24 MAGAZINE DI SETTEMBRE
(distribuzione gratuita)