Settembre mese di vertenze. A Rossano, i lavoratori socialmente utili e di pubblica utilità, sono scesi nuovamente in piazza per rivendicare i propri diritti. Alcuni di loro, addirittura, si sono incatenati dinanzi al palazzo di città, con accanto bottiglie di alcool etilico, minacciando di darsi fuoco. Questi, in particolare, rivendicano il pagamento delle mensilità di agosto e settembre, ma anche la loro stabilizzazione.
Gli LSU-LPU impegnati in diverse attività all’interno del comune bizantino sono 151 e da anni attendono una risposta dalle Istituzioni regionali per uscire definitivamente dal precariato in cui si possa garantire loro un futuro migliore.