Rossano, blitz notturno al Tribunale. Trasferiti i faldoni a Castrovillari
Tanta la rabbia nei cittadini di Rossano, subito dopo la notizia del blitz notturno per trasferire i faldoni al tribunale di Castrovillari, i quali si sono riversati dinanzi al presidio di giustizia rossanese per manifestare la loro solidarietà a quanti, da un anno, sono scesi in piazza per dire NO alla chiusura dell’importante Palazzo di Giustizia bizantino. Anche il primo cittadino, il sindaco Giuseppe Antoniotti, non ha condiviso l’operazione di stanotte ed ha voluto, in mattinata, abbracciare simbolicamente tutti i manifestanti. Stamani, all’arrivo di noi cronisti, si è notato nei volti dei tanti avvocati e non solo, lo sgomento per quello che accaduto in nottata con il blocco totale di quanti presidiavano, da ore, l’ingresso al tribunale.
Alcune avvocatesse, addirittura, sono scoppiate in lacrime, dopo la tensione accumulata nei giorni scorsi, abbracciandosi tra di loro in segno di una battaglia persa, la quale è stata affrontata civilmente e senza incidenti nel corso delle diverse manifestazioni in piazza. Il blitz delle forze dell’ordine, dopo il dietro-front di ieri pomeriggio delle autovetture con a bordo i fascicoli da trasportare nella città dl Pollino per la protesta di tanta gente del luogo che ha impedito il passaggio delle auto di servizio del Ministero di Grazia e Giustizia, è scattato alle ore 3:35 ed è terminato alle ore 3:45. In dieci minuti sono stati caricati i faldoni su un furgone che, immediatamente, ha lasciato il piazzale Santo Stefano, scortato dalle forze dell’ordine, per raggiungere Castrovillari. Un’azione assurda, nonostante il Tar Calabria abbia accettato il ricorso presentato dagli avvocati Pasquale Catalano e Giuseppe Labonia bloccando per 30 giorni (dal 17 settembre al 17 ottobre) il trasferimento sia degli atti procedurali e sia degli arredi interni da Rossano a Castrovillari.
Stamani, intanto, è stato presentato un nuovo ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale della Calabria per chiedere la restituzione di tutti gli atti sottratti stanotte dal Palazzo di Giustizia di Rossano. Un atto dovuto che, ad ogni modo, deve far prevalere la decisione del Tar calabrese. Rimane alta la tensione in città, dopo l’episodio notturno, in cui avvocati, cittadini, sindacati, comitati spontanei si sono uniti per continuare la lotta contro la chiusura e l’accorpamento del tribunale di Rossano a quello di Castrovillari.
Antonio Le Fosse