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Gli esplode tra le mani un ordigno rudimentale, sedicenne di Amendolara finisce in ospedale

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Gli esplode tra le mani un ordigno rudimentale auto-costruito: finisce in ospedale con il polso trafitto da una scheggia di ferro. Per fortuna le sue condizioni non sono gravi. L’episodio, che in un primo momento aveva fatto pensare ad un colpo di arma da fuoco, è capitato ieri mattina a Trebisacce ad un ragazzo di Amendolara, R.W., 16 anni, di origini ucraine, il quale, secondo il suo stesso racconto, prima di recarsi a scuola, si è recato sul Lungomare, nei pressi del molo, dove ha tentato di collaudare un ordigno rudimentale da lui stesso realizzato. L’ordigno però, evidentemente saturo di polvere pirica, gli è esploso tra le mani e le schegge di ferro, impazzite dopo l’esplosione, per fortuna lo hanno attinto solo alle mani e non a parti vitali. Una di queste gli ha provocato un ferita superficiale alla mano destra e quella più grossa si è invece conficcata nel polso sinistro provocando forte dolore e abbondante fuoruscita di sangue.

Il colpo ha attirato l’attenzione di qualcuno che ha subito allertato il 118 che, intervenuto sul posto, ha prontamente condotto il giovane presso il PPI di Trebisacce. Qui il giovane è stato sottoposto alle cure del caso e ad una radiografia che ha rivelato la presenza di una scheggia metallica conficcata vicino all’osso, la qual cosa ha richiesto il suo trasferimento in ambulanza presso il reparto di Ortopedia dell’ospedale di Rossano dove dovrà essere sottoposto ad intervento chirurgico per la rimozione della scheggia. Gli è andata davvero bene: per lui la prognosi è di soli 7 giorni. 

 Pino La Rocca

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