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Trebisacce, Cerchiara (Pdl) non ha dubbi: «La riqualificazione del “Chidichimo” una vittoria del centrodestra»

Trebisacce, Cerchiara (Pdl) non ha dubbi: «La riqualificazione del “Chidichimo” una vittoria del centrodestra»
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Il rappresentante del Pdl di Trebisacce Antonio Cerchiara

Il rappresentante del Pdl di Trebisacce Antonio Cerchiara

Il governo regionale di centrosinistra ha decretato la chiusura del “Chidichimo” di Trebisacce e la sua riconversione in Casa della Salute. Il centrodestra, invece, attraverso la Determina n. 106 del DG Scarpelli, ha attivato la Struttura operativa complessa di Lungodegenza ospedaliera, con annessa RSA medicalizzata, per un totale di 120 posti-letto, affidandone la direzione al dottor Francesco Lamenza. E’ questo in sintesi quanto sostiene in una nota il coordinatore del PDL di Trebisacce Antonio Cerchiara, riaprendo una mai sopita polemica sulle reali responsabilità della chiusura del “Chidichimo” e anche sugli effettivi meriti di chi ha spinto per una sua graduale riapertura, suffragato del resto dalle tante criticità registratesi in questi circa due anni. Intanto riportiamo la tesi del centrodestra locale, che coglie al volo l’occasione per scrivere: «A fronte della decisione scellerata del centrosinistra di prevedere la chiusura dell’ospedale, c’è da registrare la posizione di chi oggi governa la Regione che tale chiusura non poteva essere condivisa e che era necessaria un’inversione di tendenza. Ed ecco allora che, – si legge ancora nella nota del coordinatore del PDL – grazie alla disponibilità del governatore Scopelliti, alle sollecitazioni del dottor Scarpelli ed all’interessamento dell’assessore Gentile, sempre sensibile verso i problemi di Trabisacce e dell’Alto Jonio, si è finalmente giunti ad una svolta destinata a riqualificare la struttura ospedaliera».

Al di là dei meriti c’è comunque da sottolineare che la Lungodegenza, per quanto utile ed essenziale per dare risposte efficaci alle esigenze sanitarie della terza età, lascia scoperta, almeno per il momento, tutta l’altra fascia di utenza e soprattutto l’assistenza sotto forma di emergenza-urgenza, che è quella più grave e che non a caso ha fatto registrate alcuni decessi che forse potevano essere evitati. Tutti sperano infatti che questo primo risultato possa fungere da “starter2” alla riapertura effettiva del “Chidichimo” anche se, come si precisa nella stessa nota, la struttura complessa di Lungodegenza comprende un’area Geriatrica e Medica con tutta una serie di “ambulatori” e un’area Cardiologica, con altrettanti “ambulatori” e con attività di “day service”. «Un insieme di attività ospedaliere – chiarisce infatti Antonio Cerchiara dopo aver ricordato la nuova Tac e l’impegno inserito nel nuovo Piano Triennale della riapertura di un Pronto Soccorso con annesse alcune Divisioni – che avranno modo di soddisfare la domanda sanitaria proveniente dai territori. I risultati ottenuti e certificati dall’eloquenza dei fatti, – conclude Antonio Cerchiara – ci impongono di continuare su questa strada per completare l’offerta sanitaria che vedrebbe il “Chidichimo” ritornare ad essere un presidio ospedaliero in grado di soddisfare le esigenze sanitarie di tutto l’Alto Jonio».

Pino La Rocca

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Nicola cuccaro
Nicola cuccaro
11 anni fa

Chi sono quelli del centrodestra? Non so neanche come si scrive.

andrea franchino
andrea franchino
11 anni fa

non esiste nessuna vittoria…la chiusura dell’ospedale e’ ,e rimane il fallimento totale della politica….