I lavoratori Socialmente Utili e di Pubblica Utilità del comune di Oriolo scendono in piazza, come i loro 5000 colleghi della Regione Calabria, per lo sciopero regionale a oltranza indetto oggi (30-10-2013) dalle organizzazioni sindacali C.G.I.L – C.I.S.L e U.I.L , per sensibilizzare la Regione Calabria e il Governo Letta sugli ormai annosi e largamente riconosciuti problemi che affliggono la categoria: pagamenti arretrati, sussidi, integrazione, stabilizzazione del lavoro e riconoscimenti previdenziali. Nòcciolo della questione è il ruolo dei lavoratori Lsu-Lpu, che si ritrovano, soprattutto nei piccoli comuni come quelli dell’Alto Jonio Cosentino, a recitare il ruolo di figure tuttofare nel territorio, spesso indispensabili per gli enti che usufruiscono delle loro prestazioni lavorative in tutti i settori del pubblico impiego, da quello socio-assistenziale al settore scolastico, passando per la logistica e la manutenzione; ruoli a cui corrisponde però uno status di lavoratori “fantasma”, in quanto senza contributi previdenziali e con un inquadramento precario che si protrae ormai da troppo tempo.
Condizione per la quale i lavoratori socialmente utili sono per i comuni una risorsa umana fondamentale nello svolgimento delle attività di pubblico servizio, tanto preziosa quanto bistrattata dall’opinione pubblica. Solidarietà alla protesta è arrivata anche dall’Amministrazione Comunale di Oriolo, nella persona del Sindaco Franco Colotta. Lo sciopero, si legge in una nota, continuerà a oltranza e, per il giorno 4 novembre, si prevedono iniziative anche più eclatanti, quali il blocco dell’uscita dell’autostrada A3 all’altezza di Cosenza Nord.
Luigi Adinolfi