Ma ciò che risulta ancor più insopportabile è l’assoluto silenzio e l’evidente noncuranza del sindaco che, come capo dell’amministrazione comunale, dovrebbe impedire che ciò accada adottando i provvedimenti che gli competono. Provvedimenti – aggiunge l’avvocato Cavallo – la cui mancata adozione appare incomprensibile e priva di giustificazioni. Non è dato sapere, infatti, quali sono le vere ragioni per cui, nonostante l’evidenza della condotta inaccettabile tenuta dall’assessore, il capo dell’esecutivo ometta di attivarsi». In realtà le motivazioni del dissidio tra Vitola e i suoi compagni di cordata sono note a tutti: una diversa collocazione politica che ha portato Vitola a candidarsi da un’altra parte e il rifiuto dell’esecutivo di finanziare il programma estivo previsto dall’assessore per le difficoltà economiche dell’ente.
In questo caso Cavallo finge di non sapere e scrive: «Tante sono le ipotesi fatte: mancanza di tempo, indifferenza, superficialità, timore della reazione politica di Vitola o del suo elettorato. Dubbi e incertezze che probabilmente rimarranno tali, ma che sicuramente certificano l’assoluta mancanza di autorevolezza di chi dovrebbe tutelare e garantire il rispetto delle istituzioni e degli interessi dei cittadini. Il tutto – conclude Cavallo – nell’assoluto silenzio di quei consiglieri di maggioranza che, seppur dotati di capacità e legittimati da un largo consenso elettorale, hanno dovuto “accontentarsi” di ruoli marginali a causa di precedenti compromessi politici».