L’occasione per riaccendere le polemiche e dare in termometro della situazione è stata fornita dalla recente visita a Trebisacce per l’inaugurazione del palazzetto dello sport di contrada “Rovitti” del presidente della provincia Mario Oliverio. L’amministrazione comunale di centrosinistra, essendosi adoperata per far finalmente aprire una struttura che era pronta da qualche anno e avendo trovato nel presidente Oliverio una sponda efficace e sensibile, in questo caso come in tanti altri, lo ha accolto con tutti gli onori, gli ha fatto festa e, all’indomani della sua visita ha esposto sulla centralissima piazzetta “Lutri” una gigantografia su cui campeggiava la scritta “Trebisacce ringrazia il presidente Oliverio”. La stessa gigantografia che era stata esposta al campo sportivo il giorno dell’inaugurazione. La cosa non è andata giù a tanti cittadini, non solo di diverso colore politico, ma anche ai tanti cittadini che non credono più alla politica, che fanno di tutte le erbe un fascio, che mettono tutti sullo stesso piano senza soffermarsi sul ruolo e sulla diversa operosità degli stessi e che rimproverano anche ad Oliverio di non aver fatto abbastanza in difesa del “Chidichimo”.
Ecco allora il solito web diventare come al solito il collettore della protesta e delle polemiche, alimentate, per di più, dalla goffa presa di posizione di qualche esponente politico locale che, forse sottovalutando la rabbia di tanti cittadini, ha ironizzato e ridicolizzato anche “la traversata dello Stretto pro-ospedale” compiuta nel luglio scorso, suscitando la legittima protesta del protagonista dell’impresa e di alcuni suoi sostenitori che hanno risposto per le rime scrivendo: “Non faccio parte dei trebisaccesi che ringraziano”, “I trebisaccesi dovrebbero accogliere con i forconi tutti i politici che si permettono di venire nel nostro paese dopo averlo derubato del diritto alla salute”. Ognuno, ovviamente, è libero di pensare e di argomentare a modo suo, ma è difficile dare torto a chi si sente privato del diritto alla salute che, al di là delle tante benemerenze acquisite dal presidente Oliverio in altri settori, rimane in assoluto il bene primario.