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Un 4 novembre particolare a Trebisacce. Fatta luce sulla storia dell’eroe Giuseppe Amerise

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A Trebisacce quest’anno il IV novembre ha avuto un significato particolare. Grazie alla tenacia di Pasquale Colucci ed alle ricerche di Mario De Martino, è stata finalmente svelata l’identità e la storia di Giuseppe Amerise, figlio di questo paese, morto in guerra il 17 giugno 1940, a soli 21 anni, insieme ad altri 62 eroi del mare mentre erano a bordo di un sommergibile silurato nel porto di Orano in Algeria. Dunque un altro eroe trebisaccese insignito di medaglia d’oro insieme al suo comandante Capitano Botti ed a tutto l’equipaggio, che si aggiunge ad Alfredo Lutri e che, altrimenti, sarebbe rimasto uno dei tanti militi ignoti.

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L’iniziativa è stata promossa dalla sezione trebisaccese dei Marinai d’Italia, già intitolata a Giuseppe Amerise e dal suo presidente Capo di I^ Classe in quiescenza Pasquale Colucci che ha trovato una sponda ideale in Mario De Martino il quale ha svolto appassionate ricerche su questo giovane patriota trebisaccese e ne ha illustrato, nel corso della cerimonia, la storia ed il suo estremo sacrificio per la difesa della patria. Una storia che, insieme ad una commovente lettera ricevuta da un suo commilitone pochi giorni prima della sua morte, ha suscitato in tutti gli astanti momenti di sentita commozione. La solenne cerimonia ha preso avvio come sempredal palazzo comunale e si è poi svolta in piazza Mazzini, davanti al monumento ai Caduti di tutte le guerre. Qui, alla presenza di rappresentanti di tutte le Forze dell’Ordine, delle associazioni ”Marinai d’Italia” e “Reduci e Combattenti” con alla testa il presidente Michele Lofrano, hanno parlato il sindaco della città Franco Mundo, quindi il presidente Colucci e Mario De Martino nelle vesti di ricercatore della storia e della memoria del paese.

Pino La Rocca

 

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