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Lavori Ss 106, sindaci preoccupati da silenzio Anas. «Tracciato imposto dall’alto danneggia territorio»

Lavori Ss 106, sindaci preoccupati da silenzio Anas. «Tracciato imposto dall’alto danneggia territorio»
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Digital StillCameraLa imminente realizzazione della S.S. 106 a “4 corsie” deve rappresentare per l’Alto Jonio un’occasione di sviluppo socio-economico e un’opportunità di lavoro per le popolazioni locali, non certo un momento per martoriare ulteriormente il territorio e accrescerne il rischio idro-geologico. E’ per questo che i sindaci dei comuni interessati al passaggio della nuova arteria (Trebisacce, Amendolara, Roseto e Villapiana), dopo aver avanzato le proprie proposte, tornano alla carica perché l’inizio dei lavori si avvicina e sono preoccupati del lungo silenzio dell’Anas.

Ecco allora che il primo cittadino di Trebisacce Franco Mundo, a nome degli altri colleghi sindaci, ha scritto al presidente dell’Anas Pietro Ciucci ed alla società Siryo S.R.L. incaricata della redazione del progetto esecutivo per sollecitare il confronto con gli enti locali «per scongiurare il sospetto – scrive il sindaco Mundo – che il lungo silenzio possa spianare la strada ad una proposta progettuale unilaterale e irrevocabile sia per ristrettezza dei tempi in cui dovrà svolgersi la Conferenza dei servizi, sia per la necessità, da noi stessi condivisa, di avviare al più presto i lavori. Da qui  aggiunge il primo cittadino – l’esigenza dell’interlocuzione istituzionale per meglio definire, nell’ambito delle soluzioni prospettate per il tracciato, una sinergia e un accordo complessivo che possa evitare in seguito contenziosi e ritardi che pregiudicherebbero la stessa opera».

Il 15 dicembre al presepe di Scafati e alle luci di Salerno con DELFINI VIAGGI di Amendolara

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Per la cronaca va infatti ricordato che nel corso degli incontri preliminari i sindaci, oltre a sollecitare alcuni interventi compensativi, hanno avanzato una serie di proposte migliorative del tracciato ipotizzato dall’Anas, sia per adeguarlo alle nuove esigenze urbanistiche dei comuni, sia per evitare di sfregiare ulteriormente una lingua di terra, come quella che corre lungo la costa jonica, già lacerata dal passaggio di un metanodotto, della condotta del Sinni, della Ferrovia, della vecchia S.S. 106 e della prima Variante alla stessa 106. «Si ricorda infatti – aggiunge l’avvocato Mundo preoccupato da taluni rumors che parlano di tratti di strada in trincea – che il territorio della fascia costiera jonica, lungo il quale dovrà snodarsi il tracciato della nuova superstrada, presenta una serie di criticità che vanno dal dissesto idrogeologico alla tutela delle coste, dalla salvaguardia delle aree archeologiche alle bellezze naturali e paesaggistiche e che, pertanto, un tracciato non concordato, o imposto dall’alto sulla base di semplici rilievi cartografici, potrebbe pregiudicare definitivamente un’ipotesi di sviluppo e di beneficio per i territori e popolazioni interessate. Invito pertanto le SS.LL. – conclude il sindaco di Trebisacce – a voler ri-convocare le amministrazioni interessate, anche al fine di evitare successive contestazioni». ABBONATI A PAESE24 MAGAZINE – SOLO 15 EURO ALL’ANNO!

Pino La Rocca

 

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