Anche per questo gli iscritti ed i simpatizzanti che si sono recati al seggio hanno scelto il cambiamento, scegliendo di votare il sindaco di Firenze che promette un rinnovamento radicale nel partito e la messa in mora di quanti finora lo hanno gestito in modo troppo verticistico e senza dare voce alla base. In pochi però hanno scelto di mandare questo segnale recandosi a votare. Infatti la partecipazione, fatta eccezione, come si diceva, per Villapiana dove su poco più di 5mila abitanti si sono recati al seggio oltre 600 iscritti o simpatizzanti, nei restanti comuni il dato dell’affluenza è stato abbastanza scarso. A cominciare da Trebisacce dove gli abitanti sono quasi il doppio di Villapiana e dove, nonostante lo sforzo del segretario cittadino Pierfrancesco De Marco di sollecitare la partecipazione e di offrire tutte le opportune informazioni, si sono recati al seggio solo 311 persone, per finire agli altri comuni vicini a 3mila abitanti, come Amendolara, Rocca Imperiale e Francavilla Marittima, nei quali si sono recati al seggio poco più o poco di 100 persone.
Comunque sia il sindaco di Firenze ha vinto in tutti i comuni, tranne a Rocca Imperiale, Francavilla Marittima e Oriolo dove il più votato è stato Gianni Cuperlo, mentre nessun comune ha scelto di privilegiare Pippo Civati. Il “rottamatore”, come si diceva, ha fatto quasi il pieno a Villapiana con 562 voti rispetto ai 40 di Civati ed ai 26 di Cuperlo. Minore invece lo scarto tra Renzi, Cuperlo e Civati a Trebisacce (170-102-39) dove tuttavia l’affluenza è stata abbastanza fiacca. Riflessioni doverose dunque, anche nella cittadina jonica, sulla tenuta di un partito che fa fatica ad interpretare “i desiderata” della base.
Pino La Rocca