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Amendolara, Protezione Civile. Una targa per la Blu Rescue, in prima linea nei giorni di Nettuno

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L’ultima ondata di maltempo che ha investito la costa jonica ha martoriato sopratutto i lungomari dove i Comuni dovranno essere attenti ad attrarre importanti finanziamenti per rimetterli in sesto. Grazie ad un’allerta costante e dettata con i tempi e i modi giusti l’attività di monitaggio sul territorio ha comunque funzionato bene e pian piano la cultura della Protezione Civile si sta ritagliando uno spazio importante nelle prime pagine delle agende dei sindaci del territorio. Anche se tanti di loro ancora non hanno aggiornato il Piano di Protezione Civile, ma questa è un’altra storia.

Intanto l’Amministrazione comunale di Amendolara nel corso dell’ultima seduta consiliare ha inteso ringraziare pubblicamente, con una targa, l’associazione di Protezione Civile “Blue Rescue”, presieduta da Franco Gerundino. L’associazione, nei giorni in cui “Nettuno” ha spaventato l’Alto Jonio nei primi di dicembre, si è messa a disposione del sindaco Ciminelli (capo della Protezione civile comunale) per l’allestimento del COC (Centro Operativo Comunale).

Utilizzando la delegazione municipale della Marina come “quartier generale”, hanno collaborato alle operazioni oltre al sindaco e al presindente della “Blu Rescue”, anche  il consigliere comunale Luigi Salvatore, il vigile urbano Walter Lomartire, gli operai comunali Gianni Napoli e Umberto Gallicchio, il geometra Franco Bastanzio, il responsabile dell’Ufficio tecnico Rocco Tucci ed alcuni membri dell’associazione quali: il vice presidente Luigi Sisci, Francesco Licursi, Mario Gerundino, Roberto Corrado e Giuseppe Golia che con i figli Daniele ed Enrico, per conto della Ogigia Diving Center, ha messo a disposizione un trattore con un gommone e una pompa d’ispirazione acqua.

«Le operazioni sono state soprattutto di monitoraggio H24 di tutto il territorio amendolarese – ci racconta il presidente della “Blu Rescue” Gerundino – con maggiore attenzione per le fiumare Ferro e Straface, in quest’ultimo caso con interventi di deviazione dell’acqua sulla strada che costeggia lo stesso per evitare che invadesse le case a valle.

Operazione ottimamente riuscita con l’aiuto della ruspa del comune. Inoltre abbiamo anche effettuato altri piccoli interventi presso alcune case di cittadini che ne facevano richiesta. Eravamo pronti per qualsiasi evenienza».

Vincenzo La Camera

 

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