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Villapiana, Udc: «Negli appalti pubblici discriminate le imprese locali». FdI boccia maggioranza e opposizione

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Municipio di Villapiana

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Durante le festività natalizie a Villapiana le forze politiche di Minoranza e di Maggioranza, piuttosto che deporre le armi e firmare un momento di tregua, hanno dato corso alla polemica politica sull’importante tema del lavoro. Ad aprire le ostilità è stata la componente UDC che siede tra i banchi dell’Opposizione la quale, attraverso un manifesto murale a firma del commissario Vincenzo Lo Giudice, ha accusato l’esecutivo in carica guidato da Roberto Rizzuto di aver discriminato le imprese locali escludendole dagli appalti dei lavori di riqualificazione di largo Fratelli Bandiera e di piazza Berlinguer e di aver penalizzato, di conseguenza, i lavoratori e le maestranze locali. A stretto di giro di murales ha risposto l’esecutivo in carica che, accusando l’UDC di demagogia e di populismo, ha spiegato che le imprese locali non hanno potuto partecipare alle gare perché sprovviste dei titoli necessari per partecipare ai bandi di gara. Tra i due litiganti, assegnando voti insufficienti sia agli uni che agli altri, è intervenuto Michele Grande, portavoce del Circolo Fratelli d’Italia di Villapiana che si batte da tempo per il rinnovamento radicale delle forze politiche e dei metodi adottati finora, il quale ha stigmatizzato il risveglio improvviso e sospetto di un dibattito politico finora rimasto del tutto sopito e che cerca di ri-animarsi solo perché siamo alla vigilia del confronto elettorale. La qual cosa, secondo il portavoce di FdI Michele Grande, impone una sonora bocciatura della politica locale, incapace di dare ascolto e di interpretare le istanze della collettività.

nuovo banner delfiniPer il giovane dirigente del partito di Giorgia Meloni sia la Minoranza che la Maggioranza sono colpevoli «di non aver rappresentato degnamente l’interesse delle imprese locali, non dando ascolto alle loro lamentele e non avendo avuto il buonsenso di organizzare incontri con le associazioni dei costruttori per ascoltare le loro problematiche e lavorare insieme sulle soluzioni, dimostrando il totale disinteresse che ha caratterizzato gli ultimi quattro anni e mezzo la politica locale. La quale, – ammonisce Michele Grande – per essere credibile deve essere fatta di confronto permanente e, se necessario, anche di scontro perché il lavoro non è né di destra né di sinistra».

Oggi la crisi economica continua a mordere ed è proprio il mercato del lavoro, attraverso il quale si costruisce il consenso che, come si vede, è destinato ad animare la campagna elettorale della prossima primavera.  

Pino La Rocca

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