Domenico Berardi difficilmente dimenticherà la sera del 12 gennaio 2014. La sua squadra è sotto di due gol in casa contro il Milan dopo appena dodici minuti e, all’orizzonte, sembra profilarsi l’ennesima sconfitta da parte del Sassuolo, con conseguente esonero del già pericolante Eusebio Di Francesco. Ma i predestinati, i talenti cristallini, hanno nelle loro corde la possibilità di cambiare l’esito di una partita che apparentemente sembra già scritta. Ed ecco che il talento calabrese di diciannove anni ha preso in mano la sua squadra, portandola a una vittoria inaspettata quanto spettacolare e pirotecnica. Il gioellino di Bocchigliero ha in pratica affossato il “club più titolato al mondo” con un poker pazzesco, impreziosito dal bellissimo gol del momentaneo 2-2. A nulla è servito l’arrembaggio finale del Milan e il terzo gol milanista firmato da Montolivo. Berardi batte Milan 4-3.
Sia chiaro, la difesa rossonera ha agevolato, e di molto, la serata magica dell’esterno offensivo del Sassuolo, ma le doti del diciannovenne calabrese sono sotto gli occhi di tutti e non da oggi. Del “fenomeno” Berardi abbiamo avuto modo di parlarne anche nel numero di dicembre del magazine di “Paese24”. Una facilità di corsa e una progressione palla al piede che lo rendono devastante nelle ripartenze del Sassuolo, Berardi può agire indifferente da punta esterna in un tridente offensivo o da seconda punta. La Juve, sempre attenta ai giovani di casa nostra, si è assicurata la metà del cartellino di questo talento indiscusso nell’estate scorsa e, ne siamo certi, farà di tutto per respingere gli assalti dei grandi club europei, che già da alcuni mesi lo stanno seguendo con attenzione.
Se la memoria non ci inganna, Berardi è il più giovane calciatore a segnare una quaterna in serie A; a soli 19 anni riesce nell’impresa che, in passato, hanno centrato gente come Vincenzo Montella (storico poker in un derby capitolino del marzo del 2002), Roberto Baggio (Juventus-Udinese 5-1 del 1992-93) e Pierluigi Casiraghi (in Lazio-Fiorentina 8-2 del 1994-95), tanto per citare tre giocatori di caratura mondiale. Con questi quattro gol, Berardi arriva a quota 11 gol in campionato, raggiungendo un certo Carlos Tevez in classifica cannonieri, a soli tre gol da Giuseppe Rossi, fermo ai box per infortunio. Dopo stasera, inoltre, Berardi potrebbe riscuotere una certa notorietà anche in Sol Levante, vista la massiccia presenza di giornalisti nipponici sulle tribune, arrivati in massa al Mapei Stadium per vedere all’opera il connazionale Keisuke Honda (all’esordio in maglia milanista) ma che, invece, hanno ammirato il talento sconfinato di questo prodotto “made in Calabria”.
Pasqualino Bruno