«Il dato – scrive il dottor Carlomagno – è incontrovertibile: la rimozione e la bonifica del Sito SIN di contrada Capraro è stato ultimato sotto la diretta visione del Procuratore della Repubblica di Castrovillari dottor Giacomantonio. Restiamo tuttora in attesa della burocrazia ministeriale per consentire, secondo gli accordi intercorsi con la Syndial, la rimozione di altra ferrite di zinco attualmente coperta da teli protettivi». Ed è un fiume in piena il primo cittadino di Cerchiara nel difendere l’operato del suo esecutivo «Sabato 22 Febbraio 2014, alle ore 18,00 presso a Delegazione Comunale in Piana di Cerchiara, – ha scritto il cardiologo Carlomagno – invitiamo ad un pubblico dibattito il neo-nato comitato e tutta la cittadinanza».
Poi, attraverso un lungo e circostanziato comunicato stampa, il primo cittadino di Cerchiara racconta tutte le tappe dello scabroso problema dei rifiuti tossici interrati nelle viscere della Sibaritide grazie alle “eco-mafie” ed a classi politiche distratte e/o conniventi ed il “titanico lavoro svolto” dal suo esecutivo per ottenere dalla Syndial la bonifica del sito di Capraro riconosciuto dal Ministero dell’Ambiente quale” S.I.N Crotone-Cassano-Cerchiara”, riferendo di non essersi limitati alla rimozione e bonifica dell’area “ufficiale” ma è stata posta in essere un’operazione altrettanto ardita, lungimirante e responsabile, vergata nero su bianco con l’atto transattivo siglato a novembre 2011 tra ENI e Comune di Cerchiara, sotto forma di un’azione legale che obbligava la Syndial spa, depositaria legale delle ferriti di zinco, al riconoscimento del danno ambientale e ad assumersi l’ulteriore onere finanziario della rimozione e bonifica del territorio che attualmente è posto in protezione da teli speciali». In riferimento alla nascita del nuovo Comitato, Carlomagno ha chiesto di essere inserito come sindaco e come cittadino tra i suoi soci ed ha assicurato la più ampia collaborazione. «Mi auguro – e lo spero sinceramente, – ha concluso il sindaco di Cerchiara – che questa sia la finalità del Comitato: mi rifiuto ostinatamente di accettare che possano essere artatamente rispolverati “vecchi clichè”, tipici delle logiche preelettorali, come la tempistica indurrebbe a pensare, obsoleti per il tempo che viviamo, che risulterebbero autolesivi alle “singole individualità” e offensivi proprio della loro “vitalità e fattività” ritrovata…».
Pino La Rocca