Egr. Direttore di Paese24
La ricontatto per farVi nuovamente presente e nuovamente denunciare, la mia travagliata vicenda politico-sociale. Dopo la comunicazione del Presidente Della Repubblica, G. Napolitano, per sensibilizzare le Istituzioni locali al fine di risolvere un grave disagio sociale che devo affrontare tutti i giorni, nessuna Istituzione prese sul serio il mio problema. In data 18/04/2013 ci fu una seconda comunicazione da parte del Segretariato Generale Della Presidenza Della Repubblica per ribadire nuovamente: “Rimettere all’attenzione e alle valutazioni delle competenti Istituzioni territoriali per le consentite iniziative che possano essere intraprese in sede locale”. Nonostante la seconda comunicazione nessuna iniziativa è stata affrontata e portata a termine. Volevo raccontarVi le nuove vicende scaturite dal nuovo scritto ma ho ritenuto più importante riportarVi dei passi che scrissi al Presidente Napolitano in data 22/09/2013, anche perché di nuovo non è successo assolutamente nulla, rileggendoli ho capito di aver sviscerato il vero problema e il perché le Istituzioni latitano ad ottempera al proprio dovere sociale ed istituzionale.
L’unica cosa che non ho subito ancora sono attentati! Non dovrei godere delle agevolazioni ai pentiti? In particolare quella di farmi una nuova vita con un lavoro?… Mentre le risposte ad un cittadino onesto che non ha mai rubato, che non ha condanne penali ma grava di una grossa condanna sociale, sono le solite: “C’è la crisi”, “Non possiamo fare nulla”, “Non abbiamo il potere per risolvere il problema”, un amministratore del comune mi disse “Se qualcuno dall’alto ci dice di assumerti noi lo facciamo, noi non possiamo fare nulla”… Caro Presidente, mi sa dire perché dovrei essere responsabile e cosciente di votare queste persone? Mi sa dire perché dovrei sentirmi italiano? Mi sa dire perché “le direttive”, “la coscienza”, “il consiglio” della massima carica politica, che Lei rappresenta, non vengono applicate in questa terra di mafia e di politici… Sogno una civiltà evoluta, democratica, rispettosa della persona, rispettosa del lavoro, cosciente del valore umano e civile, ecc… ecc… come quelle del nord Europa, la Germania, l’Olanda, la Svezia, La Svizzera anche se non europea. Caro Presidente, siamo ben lontani da tutto questo! Io proporrei un azione drastica, come in un computer usare la funzione copia/incolla, copiamo il sistema politico, giudiziale, civile ed umano di una di queste Nazioni ed incolliamolo a questo sistema italiano obsoleto che rallenta e non produce azioni e miglioramenti. Concludo ribadendo la volontà di essere cittadino europeo, non mi identifico in questo sistema non sono tutelato e garantito dallo stesso, nel bene e nel male! In attesa di qualche risposta ai miei dubbi le porgo distinti saluti.”
Tommaso De Luca