«Pur consapevoli della delusione per il mancato accoglimento della domanda giudiziale – ha scritto in una nota l’avvocato Maria Cecilia Gerace, che ha seguito da vicino la class action – vogliamo evidenziare alcuni risultati positivi raggiunti. La Calabria non è più completamente isolata come nel dicembre 2011. Da giugno 2012 sono stati ripristinati molti collegamenti tra la Calabria e il centro-nord Italia; ad ottobre 2012 è stato notificato il ricorso al TAR e a dicembre dello stesso anno il Ministero ha comunicato che sulla linea jonica era allo studio la fattibilità di introdurre un collegamento Reggio Calabria – Taranto da giugno 2013, poi effettivamente realizzato».
«Il risultato concreto ottenuto nel maggio-giugno 2012 – si legge ancora nella nota – ha consentito di realizzare l’aspirazione che aveva spinto a promuovere l’azione collettiva: smentire il luogo comune che i calabresi sono un popolo di individualisti, rassegnati, criminali: 22 semplici cittadini hanno rivendicato le loro ragioni promuovendo secondo le forme previste dall’ordinamento giuridico un’azione collettiva e nel processo sono intervenuti più di mille utenti, i comuni di Brancaleone, Roccella, Bianco, Stignano, Gerace, l’I.e.s.t. (Istituto Europeo Superiore Turismo), A.t.a. (Amici Turismo e Ambiente), U.n.p.l.i. (Unione Nazionale Pro Loco) di Reggio Calabria e consorzio (pro loco) Riviera dei Gelsomini».
Pasqualino Bruno