Trebisacce, chiusura Giudice di Pace. Cavallo: «Sindaco contesta decisione ma mette in vendita l’immobile»
Chiusura dell’Ufficio del Giudice di Pace a Trebisacce: il sindaco in carica Francesco Mundo contesta la decisione assunta dal Governo «alla chetichella, senza la doverosa interlocuzione istituzionale e vanificando gli impegni assunti dai sindaci ad accollarsi le spese di funzionamento», mentre il consigliere di minoranza Davide Cavallo se la prende con l’amministrazione comunale perché avrebbe messo in vendita l’immobile in cui è attualmente allocato l’Ufficio.
«Leggiamo sulla stampa – continua il consigliere Cavallo – di un capo dell’amministrazione comunale “infuriato”, che presto si attiverà presso le istituzioni provinciali e l’Avvocatura al fine di contrastare l’ennesima decisione calata dall’alto. Personalmente – aggiunge ancora Cavallo anche come addetto ai lavori – sono attento e disponibile ad affiancare qualsiasi iniziativa, sperando che l’azione di contrasto possa portare risultati concreti e che la vicenda possa avere un epilogo positivo. Con altrettanta attenzione, però, – incalza l’avvocato Cavallo – non posso non denunciare l’incoerenza delle scelte politiche adottate da una Maggioranza che, da un lato, mette in vendita l’immobile che ospita l’Ufficio del Giudice di Pace, dall’altro si infuria se lo stesso ufficio viene soppresso».
In realtà l’amministrazione comunale, avendo ereditato una massa debitoria enorme e volendo iniziare un’incisiva opera di risanamento del bilancio, ha redatto un elenco di immobili del patrimonio comunale da alienare per fare cassa e, tra questi, gli anche quelli della vecchia e della nuova Pretura. Probabilmente lo ha fatto, ma questo il sindaco non lo ha ancora spiegato, per convincere la Corte dei Conti a concedere al comune la possibilità di accendere un ulteriore mutuo per pagare i fornitori e ridurre così la massa debitoria. In ogni caso il consigliere Cavallo taccia il sindaco di scarsa coerenza. «Appare senz’altro incoerente – scrive infatti Davide Cavallo – l’atteggiamento di chi mette in vendita un immobile occupato da un Ufficio che poi spera possa restare in vita: il Giudice di Pace deve restare, – scrive Cavallo – ma l’immobile che lo ospita è in vendita?! Sicuramente qualcuno – conclude l’avvocato Cavallo – dirà che le decisioni prese in merito alla vendita degli immobili comunali sono soggette a correttivi e probabilmente è così, ma resta il fatto che l’azione politica messa in campo resta incoerente, per quanto correggibile, ma sempre incoerente!».
Pino La Rocca