L’idea alla base della proposta è quella di mettere insieme alcune delle diverse realtà presenti nel territorio in un percorso di approfondimento, conoscenza e progettazione sociale. Nella consapevolezza che la legalità sia strettamente legata all’esercizio della cittadinanza e alla reale esigibilità dei diritti, obiettivo del progetto è lo sviluppo delle abilità e delle competenze necessarie per l’esercizio attivo della cittadinanza. Essa interessa le sfere delle conoscenze, degli atteggiamenti, dei valori, lo sviluppo dei quali richiede il ricorso ad una pluralità di approcci e il contributo di molteplici discipline e delle cosiddette educazioni trasversali (educazione interculturale, educazione ai diritti umani, educazione alla pace, educazione alla globalità). Perché questo si verifichi è necessario che i contesti educativi siano organizzati in modo coerente con i principi dell’educazione alla cittadinanza democratica.
Nel contesto educativo scolastico questo significa sviluppare una cultura, un clima di scuola, ambienti di apprendimento in cui la partecipazione e l’esercizio attivo della democrazia siano non soltanto permessi, ma sostenuti e valorizzati, a partire dalla pratica didattica di classe. Tra gli obiettivi previsti: Favorire lo sviluppo delle abilità e delle competenze necessarie per l’esercizio attivo della cittadinanza; Promuovere la costruzione di una nuova idea di legalità, che abbia radici nei fondamenti della democrazia, e di conseguenza, nella lotta alla criminalità organizzata ed alle diverse forme in cui si manifesta la cultura mafiosa. Il tutto sarà realizzato promuovendo percorsi di formazione dei docenti e degli alunni coinvolti, attivando meccanismi di costruzione della rete territoriale.
La scuola ha un ruolo centrale nel diffondere la cultura della legalità e della convivenza civile ed ha come obiettivo primario, oltre all’istruzione, la formazione di cittadini protagonisti della vita sociale, in una dimensione europea e transazionale, quindi ha la responsabilità di contribuire alla coesione sociale attraverso l’attenzione alle differenze tra generazioni, generi, etnie, lingue, religioni e culture. Per tale motivo l’educazione alla legalità deve assumere una funzione nuova nel complesso della programmazione didattica diventando uno snodo interdisciplinare ben integrato nei curricoli/curricula, attraverso spazi ed agganci formativi ceduti dalle discipline, e con un ruolo fondamentale nella dimensione cognitiva per costruire la cultura che rende liberi, capaci di scegliere e di assumere le proprie responsabilità nella vita individuale, sociale e civile e che apre le porte alla cultura della legalità.
La scuola, presidio di legalità, è credibile nella sua funzione educativa quando è in grado di proporre modelli positivi di comportamento nella tutela di diritti e di esercizio di cittadinanza attiva; quando sviluppa un’etica della responsabilità implicando l’impegno a promuovere azioni finalizzate al miglioramento continuo del proprio contesto di vita.