«Giovedì, 27 marzo 2014, assieme al Cardinale Angelo Bagnasco, Presidente della Conferenza Episcopale Italiana, sono stato ricevuto in udienza privata (09,00 – 09,45) da Papa Francesco – ha raccontato questa mattina don Nunzio -. Prima ancora che iniziasse il nostro dialogo intorno ai temi oggetto dell’udienza, il Santo Padre mi ha comunicato la sua intenzione di venire in visita a Cassano. Il settore addetto della Segreteria di Stato farà conoscere, spero entro la prossima settimana, la data esatta e le modalità di massima della visita che il Santo Padre farà alla nostra Diocesi».
La visita del Papa a Cassano sarà un evento per la Chiesa, in tutto il mondo. Ma monsignor Galantino ci tiene subito a precisare alcuni dettagli. «La visita del Papa non può e non deve rappresentare un capitolo di spesa ingiustificata né per la Chiesa Diocesana né per le Amministrazione Comunali, in particolare per quella di Cassano. Per questo chiedo che non si proceda a interventi di maquillage occasionali, tesi solo a rendere la città ed il percorso presentabili agli occhi del Papa e del suo seguito. Se si prevede di realizzare qualche intervento, deve trattarsi di interventi strutturali e duraturi per il bene della città. A nessuno è preclusa la possibilità di contribuire, nei modi e a seconda delle possibilità personali, alle spese che certamente comporterà la visita del Santo Padre. A patto però che tutto venga regolarmente registrato e reso pubblico da parte di un Comitato preparatorio. E poi, a patto che ci sia la consapevolezza da parte di eventuali donatori che il proprio contributo non dà diritto a trattamenti di preferenza o a prime file: gli unici privilegiati saranno gli ammalati.
Il Papa sarà a Cassano per «chiedere scusa». Chiedere scusa ai poveri, ai non credenti, ai giovani, a questo territorio. «Se il Papa chiede scusa, raccomanda Galantino, dobbiamo farlo anche noi». Don Nunzio si rivolge alle associaizoni, ai gruppi, ai movimenti invitandoli a realzizare un percorso, sotto lo slogan “Anche noi vogliamo chiedere scusa”, per far sì che la visita di Francesco non sia soltanto un evento mediatico ma che scuota le coscienze dei cittadini dell’Alto Jonio, del Pollino, della Sibaritide affinché questo territorio trovi finalmente la strada della vera bellezza.
Vincenzo La Camera