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Cosenza, attira un uomo con l’inganno per poi derubarlo. In manette una giovane rumena

Nel pomeriggio di ieri, i Carabinieri della Stazione di Cosenza Principale hanno eseguito, su disposizione della Procura della Repubblica di Cosenza, un’Ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di M.L., rumena, classe 1987, per rapina aggravata. Le indagini, avviate nel mese di marzo di quest’anno, hanno permesso di scoprire l’ennesimo episodio di una lunga serie di rapine perpetrate ai danni di uomini, da parte di giovani ragazze di nazionalità romena.

Nella circostanza i Carabinieri hanno ricostruito gli eventi, allorquando, un 53enne, cosentino, mentre transitava a bordo della propria autovettura in Piazza Europa, la sua attenzione veniva attirata da una donna che con il gesto della mano gli chiedeva di fermarsi, per essere accompagnata in ospedale per un malessere. L’uomo, senza esitare, accompagnava la giovane rumena presso il Pronto Soccorso, ma in prossimità dell’Ospedale, la stessa riferiva all’uomo di sentirsi meglio, chiedendo di essere accompagnata, questa volta, presso il centro commerciale di Zumpano.

Giunti a destinazione, la donna, acquistava una bevanda alcolica che versata in due bicchieri, la offriva alla vittima, che dopo alcuni sorsi cadeva in uno stato di quasi incoscienza e debolezza fisica. In quel frangente la donna lo derubava del portafoglio con all’interno duecento euro, dandosi alla fuga. Il 53enne consapevole dell’accaduto e nello stato psico-fisico di incoscienza, cercava di avviarsi con l’autovettura in ospedale; ma imboccando la direzione opposta, dopo qualche chilometro, perdeva i sensi schiantandosi contro un muro. Veniva soccorso dai Carabinieri, che erano alla sua ricerca, a seguito della denuncia di scomparsa dei famigliari, che non lo avevano visto rientrare a casa. Nell’immediatezza e per tre giorni lo stesso non riusciva a spiegarsi dell’accaduto. Solo i successivi accertamenti dei Carabinieri hanno permesso di fare piena luce sulla vicenda. Le indagini sono state coordinate dal Sostituto Procuratore della Repubblica di Cosenza, Dott. Antonio CESTONE, diretti dal Procuratore Capo, Cons. Dario GRANIERI. La donna, al termine delle formalità di rito, è stata tradotta presso la casa circondariale di Castrovillari.

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