Le prime ed immediate attività informative indicavano la donna come colei che aveva avuto gli ultimi contatti con la vittima in vita. Si riusciva a risalire all’appartamento in cui la donna viveva all’interno dello stesso parco. I due infatti convivevano solo le ore diurne della giornata per poi dormire ognuno nel proprio appartamento ubicato sempre all’interno del parco 2000 ma distanti l’uno dall’altro circa 700 metri. Appena giunti nell’appartamento, la donna era in evidente stato confusionale, aveva assunto alla rinfusa farmaci e si era procurata delle lesioni al polso ed all’addome.
Dopo averla medicalizzata, veniva accompagnata in caserma e durante l’interrogatorio realizzava che sarebbe stata comunque destinataria di un provvedimento di fermo di P.G. confessava quindi di aver ucciso ieri pomeriggio intorno alle 16.30/17.00 il suo compagno per motivi legati ad un ennesimo dissidio.