Un’animata conferenza stampa ha ufficialmente “lanciato” la V edizione della “Sagra dei piselli” che si terrà nel centro storico di Amendolara sabato 12 aprile a partire dalle ore 18.
Un importante momento di confronto tra istituzioni, stampa locale, agricoltori e produttori, associazioni di categoria e attori sociali del territorio. L’evento sagra, ormai da un paio di anni, è diventato un momento di analisi sulla produzione e sulla commercializzazione del prodotto. L’organizzazione della manifestazione è gestita in collaborazione tra l’associazione degli agricoltori “Terre & Sapori” e l’Amministrazione comunale. E in un territorio dove le difficoltà di fare rete sono innumerevoli, la cooperazione tra agricoltori sta cominciando a dare i suoi frutti. Prima della conferenza stampa che si è tenuta martedì pomeriggio nel centro anziani vicino la stazione ferroviaria (luogo simbolo, in quanto negli anni ‘60- ‘70 vi era un fiorente mercato di piselli), giornalisti e telecamere hanno visitato un campo di piselli intervistando alcuni produttori che hanno lamentato tutte le difficoltà di fare agricoltura oggi, in quanto la figura dell’agricoltore sembra essere rilegata nelle ultime pagine dell’agenda politica europea. Nella conferenza, moderata dal giornalista e direttore di Paese24.it Vincenzo La Camera, è stato presentato l’evento di sabato al quale parteciperanno gli istituti alberghieri di Trebisacce, Castrovillari e Paola che si sfideranno in un simpatico “masterchef” preparando un piatto a base di piselli in un contorno di musica popolare e distribuzione di piatti tipici (seppie e piselli, carne e piselli, formaggio e piselli, ecc…), con l’Istituto Comprensivo di Amendolara che ha preparato dei simpatici siparietti a tema.
Lungi da voler fare un discorso campanilistico, il sindaco Ciminelli ha insistito, supportato anche da altri interventi, sulla caratterizzazione di un prodotto legato al suo territorio: in questo caso “il pisello di Amendolara”, che grazie all’esposizione dei terreni, del microclima, assumerebbe delle peculiarità alimentari uniche. Solo in questo modo, caratterizzandosi, si piò avere qualche chance di aggredire i mercati di qualità, in un contesto dove purtroppo, ha fatto notare Gianni Fabris, coordinatore nazionale di “Altragricoltura” (che ha portato la sua esperienza della vicina Policoro e del Metapontino), «non è importante che sul mercato arrivi il prodotto di qualità, ma che arrivi un prodotto», dando vita così a sistemi di coltivazione quasi innaturali e artefatti. Il portavoce di “Terre & Sapori”, Teofilo Blefari, da sempre in prima linea con il presidente Peppe Montalto, la vice Rosa Onorato e tutti gli altri produttori, ha lamentato una scarsa attenzione e quasi una “mancanza di rispetto” che si riscontra nei mercati locali dove i grossisti fanno sin troppo la voce grossa, svalutando il prodotto. Ma fare l’agricoltore oggi conviene? Sicuramente chi è nato nel settore, con tanti sacrifici continua l’attività. Ma per le nuove generazioni questa è un porta chiusa, paradossalmente in un territorio dove si potrebbe vivere di turismo e agricoltura di qualità. «Ci sono gli incentivi per installare i pannelli fotovoltaici nelle terre, e non per fare agricoltura. Tra qualche anno faremo la sagra della corrente elettrica», l’amara constatazione del presidente di “Terre & Sapori”, Peppe Montalto. Ecco perchè la “sagra dei piselli” non è soltanto un evento goliardico ma anche un modo per accendere i riflettori su una produzione che ad Amendolara deve essere necessariamente rilanciata.
Per la comunicazione, Vincenzo La Camera