Accanto a queste due figure ospitanti, c’erano anche il presidente del consiglio Regionale della Calabria, l’onorevole Francesco Talarico, e il “calabrese” di adozione, il dottor Antonio Reppucci, oggi prefetto della provincia di Perugia. L’incontro, improntato alla massima cordialità, si è sviluppato attraverso gli interventi di tutte le autorità del luogo, cui hanno fatto seguito i contributi di molti sindaci calabresi che hanno voluto rimarcare l’importanza culturale del movimento associativo intercomunale, ispirato alla creazione e alla promozione dell’ “Itinerario mariano calabrese”.
Altrettanto importante è stato l’incontro con il sindaco di Assisi, l’ingegnere Claudio Ricci avvenuto presso la “Sala del consiglio” del comune della città di San Francesco. «Il Sindaco di Assisi – hanno spiegato attraverso una nota i delegati del Consorzio Calabria Giubileo 2000 – nel suo intervento, nel quale ha rappresentato la capacità storica del suo comune su come ha saputo sempre investire sul turismo religioso francescano che porta oggi a ospitare annualmente più di 6 milioni di visitatori, fonte di inestimabile valore spirituale, sociale ed economico, ha dimostrato grande attenzione per il nostro movimento associativo, proponendo l’allargamento su scala nazionale dell’“Itinerario Mariano” calabrese, attraverso la realizzazione di un protocollo d’intesa condiviso. L’ipotesi di allargare il “nostro” percorso di fede e proporlo nella doppia spiritualità, “Mariana e Francescana”, gestito attraverso l’istituzionalizzazione di un ufficio permanente di stanza presso il municipio di Assisi, stimola la nostra più rosea immaginazione, spinge la volontà di proporci con rinnovato entusiasmo e convinzione su questo progetto ed esalta l’intuizione di aver fortemente creduto nell’importanza dello scambio “Calabro – Umbro” per ricavarne possibili motivi di crescita generale. Per dare seguito a quanto ipotizzato – conclude la nota – c’è già l’accordo di organizzare un altro incontro, questa volta in Calabria, dove si potrebbe arrivare alla sigla di un protocollo d’intesa che veda tutti i sindaci a essere protagonisti, per come raccomandava testualmente il primo cittadino di Assisi, nella qualità di mediatori ( e non intermediari) di un progetto storico di concreto sviluppo sociale e culturale per i nostri territori».
Pasqualino Bruno