Le indagini, coordinate dal Sostituto Procuratore della Repubblica di Cosenza, Dottor Salvatore Di Maio e diretti dal Procuratore Capo Dario Granieri, sono state avviate nel mese di marzo scorso, quanto la vittima E.N., rumena di cinquantatré anni, al culmine della ennesima aggressione patita, si è recata presso la caserma dell’arma cittadina per raccontare l’accaduto, mostrando ai militari i lividi diffusi sugli arti superiori e accusando un forte trauma cranico. Immediatamente veniva accompagnata al pronto soccorso dell’ospedale dell’Annunziata del capoluogo, per le cure del caso.
Nel corso della denuncia, la donna raccontava delle numerose e continue violenze che è stata costretta a subire dal convivente sin dal 2010, anche con l’uso di coltelli e bastoni. L’uomo negli ultimi tempi per timore che la donna potesse denunciarlo, la segregava in casa chiudendo la porta e tenendo con se la chiave. La rumena dopo una ennesima lite violenta, approfittando di un momento di distrazione del compagno, è riuscita a scappare dal carceriere per recarsi a denunciare le violenze subite.
L’uomo, al termine delle formalità di rito, è stato associato alla locale casa circondariale, come disposto dalla competente autorità giudiziaria.
Pasqualino Bruno