Schiavonea, eternit nel torrente Missionante. Sequestrata l’intera area
Redazione Paese24.it
Eternit all’interno del torrente Missionante di Schiavonea. Nei giorni scorsi il personale militare appartenente alla Capitaneria di porto di Corigliano Calabro, agli ordini del Comandante (Il Capitano di Fregata Antonio D’Amore), durante il sistematico monitoraggio dei litorali, ha accertato in località Schiavonea di Corigliano Calabro, un gravissimo stato di degrado ambientale.
Nel tratto di torrente Missionante compreso fra la SS. 106 radd. e il ponte di viale Salerno (a ridosso del mare), gli uomini della Guardia costiera hanno infatti rinvenuti rifiuti speciali, pericolosi e rifiuti solidi urbani, tra cui lastre di eternit, materiale che risulta derivante da lavori edili, materiale ferroso di ogni genere, carcasse di elettrodomestici e vecchi pneumatici.
«L’intera area – si legge in una nota diramata dai responsabili della Capitaneria di porto di Corigliano – lunga oltre 2 chilometri, è stata posta sotto sequestro penale dai predetti militari, che l’hanno delimitata con del nastro rosso bicolore e affidata in custodia al Responsabile del settore manutenzione e ambiente del comune di Corigliano Calabro, anche per le successive operazioni di bonifica del sito».
«Il tutto è stato comunicato alla Procura della Repubblica di Castrovillari per le violazioni degli articoli 633 e 639 bis del Codice penale, 192 del Decreto Legislativo 152/2006 (norme in materia di gestione dei rifiuti e bonifica dei siti inquinati – divieto di abbandono) sanzionato dall’art. 256 dello stesso decreto. La segnalazione all’Autorità giudiziaria – hanno concluso nella nota i responsabili della Capitaneria di porto di Corigliano – è stata fatte anche perché si tratta di aree sottoposte a vincolo paesaggistico e ambientale per cui si può ipotizzare il deturpamento di bellezze naturali ed il danneggiamento di beni pubblici».