Come purtroppo è già avvenuto in passato! E’ con questa triste prospettiva, dunque, che prosegue inesorabile e nel silenzio assordante delle istituzioni, il saccheggio del territorio. La Lungodegenza rappresenta infatti l’ultimo scippo ai danni delle popolazioni locali dopo l’Agenzia delle Entrate di Amendolara che sarà spostata a Sibari e dopo gli uffici del Giudice di Pace di Oriolo e Trebisacce che saranno spostati a Castrovillari. Il Reparto, l’ultima parvenza di un ospedale che non c’è più, che tanto utile si era dimostrata durante questo suo breve ciclo di vita almeno per la popolazione anziana, sarà chiuso e trasferito a Rossano o a Corigliano, soprattutto se continuerà l’agnosticismo delle nostre rappresentanze politiche e se nessuno si adopererà per evitare che il prossimo 30 maggio il “Tavolo Massicci”, che dovrà pronunciarsi in materia, ratifichi il cosiddetto piano di razionalizzazione redatto e presentato dal commissario ad acta secondo cui tali unità complesse, per garantire elevati stardard di efficienza, devono essere allocate presso gli ospedali spoke e sottratti quindi ai CAPT ed alle Case della Salute. Sfrattata anche la Lungodegenza dalla nuova e confortevole sede che un tempo ospitava la Chirurgia, nell’ospedale di Trebisacce non resterà un solo posto-letto. Altro che Casa della Salute: del “Chidichimo” resterà solo la grande e ingombrante sagoma che diventerà la casa dei fantasmi, popolata solo dalle memorie di quello che è stato per oltre trent’anni il punto di riferimento sanitario per le popolazioni dell’Alto Jonio.
Pino La Rocca