Il Consiglio di Stato, sentenziando sul ricorso presentato dai comuni di Praia a Mare e Tortora, ha annullato il Decreto n. 18/2010 di Scopelliti ed ha disposto la riapertura dell’Ospedale di Praia a Mare. Si riapre dunque la concreta prospettiva della riapertura del “Chidichimo” di Trebisacce, anche perché le motivazioni che stanno alla base del pronunciamento della Suprema Corte sono identiche, se non addirittura più gravi: esistenza di paesi montani, condizioni disagiate della viabilità che allunga i tempi nei casi dell’emergenza-urgenza e aumento della popolazione residente nel periodo estivo. Sono questi i motivi riportati nelle circa 30 pagine della Sentenza del C.d.S. pubblicata in data 20 maggio 2014 che ha posto fine ad un lungo e travagliato iter giudiziario iniziato nel 2011 con il ricorso al Tar presentato dai comuni di Praia a Mare e Tortora.
Il Tar della Calabria, così come aveva fatto con il ricorso presentato dal comune di Trebisacce, lo aveva respinto. I due comuni non si sono arresi e, con la regia difensiva dell’avvocato Giovanni Spataro di Cosenza, hanno impugnato la sentenza al Consiglio di Stato che, dopo aver chiesto elementi integrativi e invitato i comuni vicini di Tortora, Orsomarso, Papasidero e Aieta a indicare i tempi di percorrenza per raggiungere l’ospedale di Praia a gli ospedali Spoke di riferimento, ha respinto tutte le eccezioni preliminari presentate dalla regione, dall’Asp e dai ministeri interessati ed ha accolto nel merito l’appello dei due comuni annullando il Decreto 18/2010 ai fini di una nuova determinazione.
Pino La Rocca