Rossano, Terra e Popolo accusa: «A Seggio degrado ambientale senza precedenti»
Torna a farsi sentire il movimento “Terra e Popolo”. L’associazione, in questa circostanza, attacca l’amministrazione comunale rossanese, in merito alle condizioni del mare della cittadina del basso jonio e, in particolare, in riferimento alle problematiche rilevate presso Contrada Seggio.
«Sono ormai due anni – fanno sapere i responsabili di “Terra e Popolo” – che denunciamo la totale incapacità dell’amministrazione comunale di gestire gli impianti di depurazione, di incidere nella salvaguardia dei fiumi e del mare, di progettare il completamento della rete fognaria, e sono due anni che denunciamo l’illogicità e l’inutilità del progetto del depuratore consortile il quale, se verrà mai completato, avrà costi esorbitanti a carico dei cittadini. Non solo. Lo scorso anno, a seguito dell’ennesimo ritrovamento di fogna alla foce del Citrea, in contrada Sant’Angelo, abbiamo deciso di iniziare a coinvolgere direttamente la Procura della Repubblica affinché si individuino una volta per tutte le figure responsabili di questo scempio a tutti i livelli. Attendiamo con ansia i risvolti di quella querela e ci aspettiamo dagli organi giudiziari la stessa celerità e inflessibilità con cui 14 cittadini sono stati rinviati a giudizio per la manifestazione contro il taglio dei treni alla stazione di Rossano».
Il movimento passa poi a parlare della problematica di Contrada Seggio. «Ad ogni modo – spiegano i coordinatori del gruppo – nei giorni scorsi Terra e Popolo ha effettuato un’altra querela per accertare i responsabili del vero e proprio disastro ambientale che si sta verificando ancora in queste ore in Contrada Seggio, dove la strada e la spiaggia sono invase da centinaia di listi di liquame nero e da cumuli di rifiuti alti più di due metri. Il liquame costeggia il torrente Coserie e, fatalmente aiutato dalle piogge sporadiche di questi giorni, sta già finendo nel nostro mare. Uno scempio senza precedenti che stona con i proclama di “massima attenzione” sistematicamente smentiti dai fatti e con una pseudo-politica del turismo fatta di festicciole e sagre in salsa caputiana».
«Ribadiamo – si legge ancora nella nota diramata da Terra e Popolo – che la tutela del mare e la corretta gestione delle acque sono fattori cruciali per l’economia del nostro territorio, ribadiamo la massima disponibilità nel confrontarci su soluzioni concrete che possano incidere in questo ed in altri settori, a partire dalle proposte di un reale piano di monitoraggio dei torrenti con identificazione degli scarichi legali e illegali e di ristrutturazione dell’attuale rete di depurazione, leggera e periferica, attraverso l’eventuale potenziamento degli impianti e il completamento della rete fognaria. Fermo restando le proposte e la disponibilità, non siamo più disposti – hanno concluso i responsabili del movimento – ad accettare che altri scempi si consumino sul nostro territorio a scapito della nostra comunità e della nostra economia. Se l’attuale classe dirigente non è in grado di gestire un settore fondamentale come quello della depurazione, sarebbe ora che facesse un passo indietro e permettesse, finalmente, il radicale rinnovamento di cui il nostro territorio ha urgente bisogno».
Pasqualino Bruno