Il sedicenne, che nella giornata di lunedì 26 maggio ha lasciato il reparto di rianimazione dell’ospedale di Cosenza per essere trasferito in un altro reparto, al momento del ferimento era in compagnia di altre persone. L’obiettivo, probabilmente, era quindi un altro individuo (probabilmente per questioni economiche e/o legate al mondo della droga), anche perché V. S. non risulta inserito in ambienti criminali. Intanto, nel fiume Citrea, sono stati ritrovati la calzamaglia e il cappellino utilizzati da S. A. al momento della sparatoria. Il materiale sarà sottoposto a esame del Dna e confrontato con quello della persona fermata.
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